Perché certi giorni se si dorme lo stesso numero di ore ci si sente più stanchi? Ecco i motivi psicologici dietro tale fenomeno

Dormire lo stesso numero di ore ogni notte non garantisce automaticamente un risveglio riposato.

La qualità del sonno gioca un ruolo cruciale nel determinare il nostro livello di energia al mattino. Secondo uno studio condotto da Birnbaum, le fluttuazioni nella qualità del riposo influenzano significativamente la sensazione di affaticamento. Se il sonno viene interrotto frequentemente, anche senza che ce ne accorgiamo, il cervello non riesce a completare correttamente i cicli di sonno profondo, compromettendo il recupero fisico e mentale. Il ciclo circadiano è un altro elemento fondamentale. Harrington ha studiato come il nostro orologio biologico regoli i livelli di energia durante la giornata. Se i ritmi circadiani sono alterati, per esempio a causa di un’esposizione errata alla luce naturale o di una cena troppo pesante, il corpo potrebbe percepire una maggiore stanchezza al risveglio, anche dopo una quantità di sonno apparentemente sufficiente.

Fattori fisici e psicologici che influenzano la stanchezza

Oltre alla qualità del sonno, entrano in gioco diversi fattori che influenzano la nostra energia. Lo stress e l’ansia possono avere un impatto enorme sulla qualità del riposo, impedendo un rilassamento completo e causando un sonno frammentato. Uno studio pubblicato su Sleep Foundation ha evidenziato che stati d’animo negativi aumentano la percezione della fatica anche dopo una notte di riposo adeguato. Anche l’attività fisica gioca un ruolo determinante. Un eccesso di esercizio senza un adeguato recupero può portare a un senso di stanchezza prolungata, mentre una vita troppo sedentaria può compromettere la qualità del sonno. Trovare il giusto equilibrio tra movimento e riposo è essenziale per sentirsi energici durante il giorno. Fattori meno evidenti, come la fatica sociale, possono contribuire al senso di esaurimento. Interazioni intense e prolungate, specialmente in ambienti lavorativi o sociali, possono portare a una stanchezza mentale che si manifesta anche dopo un riposo adeguato. Questo perché il cervello continua a elaborare le informazioni e le emozioni vissute durante il giorno, influenzando la qualità del recupero notturno.

Condizioni mediche e abitudini quotidiane possono fare la differenza

Non sempre la stanchezza è legata solo a fattori comportamentali. Disturbi del sonno non diagnosticati, come l’apnea notturna, possono compromettere la qualità del riposo senza che ce ne accorgiamo. Blum ha sottolineato come molte persone sperimentino sonnolenza cronica senza sapere di soffrire di problemi respiratori notturni che interrompono il sonno profondo. Anche fattori legati allo stile di vita possono incidere significativamente. Carenze nutrizionali, problemi tiroidei o infezioni latenti possono essere cause nascoste di una stanchezza persistente. La Dr. Nessreen Rizvi dell’Henry Ford Health ha evidenziato come anche uno squilibrio nei livelli di ferro o vitamina D possa influenzare i livelli di energia.

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Una cena pesante porta ad un’alterazione del ciclo circadiano, di conseguenza peggiorando la qualità del sonno.

Capire perché certi giorni ci sentiamo più stanchi rispetto ad altri richiede un’analisi più ampia del nostro stile di vita e delle nostre abitudini. Non è sufficiente dormire un numero fisso di ore, ma è fondamentale considerare la qualità del sonno, lo stress, l’alimentazione e l’equilibrio tra attività e riposo. Prestare attenzione a questi fattori può aiutarci a migliorare il nostro benessere e a svegliarci davvero riposati.

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