Perché ci affezioniamo a chi ci dà attenzioni intermittenti? Ecco finalmente la spiegazione della psicologia

Ci siamo mai chiesti perché tendiamo ad affezionarci così tanto a persone che ci danno attenzioni in modo discontinuo e imprevedibile?

Questo fenomeno, noto come “attaccamento intermittente”, è più comune di quanto pensiamo e ha radici profonde nella nostra psiche. La psicologia moderna ha fatto luce su questo meccanismo, rivelando come influenzi le nostre relazioni e il nostro benessere emotivo.

L’attaccamento intermittente si verifica quando riceviamo attenzioni, affetto o ricompense in modo imprevedibile e sporadico. Questo schema crea una forte dipendenza emotiva, simile a quella che si sviluppa nei confronti di una slot machine. Il dottor Vincenzo Maria Romeo, dell’Università di Palermo, spiega che questo tipo di attaccamento è caratterizzato da legami emotivi instabili e rappresentazioni interne che si formano in risposta a cure incoerenti.

Quando sperimentiamo attenzioni intermittenti, il nostro cervello rilascia dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa. La dottoressa Mona Lisa Chanda dell’Università McGill ha dimostrato che l’anticipazione della ricompensa può essere addirittura più eccitante della ricompensa stessa. Questo meccanismo ci spinge a cercare continuamente l’approvazione e l’attenzione della persona che ci offre questo tipo di relazione.

L’effetto sulle relazioni moderne

Nel contesto delle relazioni contemporanee, l’attaccamento intermittente si manifesta in vari modi. Il fenomeno del “ghosting”, per esempio, dove una persona interrompe improvvisamente ogni comunicazione, può intensificare questo tipo di attaccamento. La dottoressa Erika Ettin, fondatrice di un sito di incontri, sottolinea come meno risposte riceviamo, più alto percepiamo il valore della persona che le concede. Le piattaforme di social media sfruttano abilmente questo meccanismo. Il controllo ossessivo delle notifiche e la ricerca di like sono esempi di come l’attaccamento intermittente si manifesti nel mondo digitale. Questi comportamenti stimolano il rilascio di dopamina, creando un ciclo di dipendenza che ci tiene incollati agli schermi.

Le origini di questo comportamento possono essere ricondotte alle nostre prime esperienze di vita. Secondo uno studio pubblicato su PubMed nel 2019, i bambini con attaccamenti insicuri mostrano maggiori problemi di attenzione rispetto a quelli con attaccamenti sicuri. Questo suggerisce che le esperienze precoci di cura incoerente possono influenzare il modo in cui cerchiamo e rispondiamo all’attenzione in età adulta. La dottoressa Charlotte Russell, psicologa clinica, evidenzia come le esperienze positive vissute durante momenti di attenzione intermittente vengano immagazzinate come “ricordi preziosi”. Questi ricordi ci spingono a cercare continuamente quelle rare ma intense sensazioni di connessione e approvazione.

Il rinforzo intermittente, un concetto chiave in questo fenomeno, è stato studiato approfonditamente dallo psicologo B.F. Skinner. I suoi esperimenti hanno dimostrato che gli animali (e per estensione, gli umani) sono più motivati a ripetere un comportamento quando le ricompense sono imprevedibili piuttosto che costanti. Nelle relazioni umane, questo si traduce in una maggiore tolleranza verso comportamenti negativi in cambio di rare ma intense manifestazioni di affetto. La dottoressa Suzanne Degges-White, consulente relazionale, afferma che questo meccanismo può portare le persone a cambiare completamente se stesse per ottenere l’approvazione del partner.

Come riconoscere e superare l’attaccamento intermittente

Riconoscere di essere coinvolti in un pattern di attaccamento intermittente è il primo passo verso il cambiamento. La dottoressa Laurel Steinberg, terapista relazionale, suggerisce di prestare attenzione ai segnali di inconsistenza nelle relazioni e di valutare onestamente come questi ci influenzano emotivamente. Per superare questo tipo di attaccamento, è fondamentale lavorare sull’autostima e sull’amor proprio. La terapia cognitivo-comportamentale può essere particolarmente efficace nel modificare i modelli di pensiero che ci tengono legati a relazioni insoddisfacenti.

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Riconoscere di essere coinvolti in un pattern di attaccamento intermittente è il primo passo verso il cambiamento.

È importante ricordare che relazioni sane si basano sulla coerenza e sulla reciprocità. Imparare a valorizzare e cercare interazioni stabili e prevedibili può aiutarci a costruire legami più forti e appaganti. In conclusione, l’attaccamento intermittente è un fenomeno complesso che influenza profondamente le nostre relazioni. Comprenderne i meccanismi ci permette di fare scelte più consapevoli nelle nostre interazioni sociali e affettive. Ricordiamoci che meritiamo relazioni basate su attenzioni costanti e sincere, non su briciole di affetto dispensate in modo imprevedibile.

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