Perché gli adolescenti cambiano spesso stile? La psicologia ha una risposta

Per quale motivo gli adolescenti cambiano spesso look? Secondo la psicologia è per un motivo ben preciso, un modo che permette ai ragazzi di potersi sentire più a loro agio.

C’è stato un tempo in cui il tuo armadio era pieno di colori sgargianti, magliette oversize e scarpe da ginnastica vistose. Poi è arrivato il total black. Il trucco scuro, gli accessori gotici, i jeans strappati. Ora invece sei tutto pantaloni cargo, felpe neutre, capelli rasati da un lato e sneakers minimal. E tra una fase e l’altra, magari ci sono stati momenti in cui ti sei sentito confuso, indeciso, forse persino giudicato. Se ti riconosci in questo ritratto, sappi che non sei strano, né incoerente, stai solo crescendo. Cambiare stile nell’adolescenza non è solo una questione di moda o tendenze, ma una vera e propria manifestazione esterna di un lavoro interiore molto intenso.

La psicologia ci spiega perché accade, e soprattutto, perché è un passaggio fondamentale per trovare sé stessi. Durante l’adolescenza, infatti, il cervello è in pieno fermento. Le aree legate all’identità personale, all’autostima e alla percezione del sé si sviluppano in maniera tumultuosa. In questo periodo, ogni ragazzo si pone, anche senza accorgersene, domande fondamentali: “Chi sono e in cosa credo?” Questi interrogativi spingono i giovani a desiderare continuamente nuovi look e cambiamenti costanti. Vestirsi in un certo modo, scegliere un colore di capelli o un accessorio particolare, non è mai solo una scelta estetica. È un atto di esplorazione.

Per quale motivo gli adolescenti vogliono cambiare sempre look? La spiegazione

Spesso gli adulti, soprattutto i genitori, vivono questi mutamenti con preoccupazione. Si chiedono: “Perché mio figlio si veste così?” Ma la verità è che dietro ogni cambio di stile non c’è solo una ribellione, bensì un bisogno profondissimo: quello di appartenere. Soprattutto con l’avvento dei social, gli adolescenti ma non solo, si confrontano continuamente con ciò che viene postato in rete. In questo modo, si finisce per lasciarsi trascinare da quello che apparentemente funziona e non da ciò che ci piace realmente.  Gli adolescenti hanno una necessità quasi viscerale di sentirsi parte di un gruppo. È un istinto antico, evolutivo, legato alla sopravvivenza: stare con gli altri significa essere protetti, accettati, riconosciuti. Per questo motivo, molti giovani cambiano modo di vestire, ascoltare musica, parlare o pettinarsi per sentirsi simili agli altri del loro gruppo di riferimento. È un modo per dire: “Io faccio parte di qualcosa. Non sono solo.”

Perché gli adolescenti cambiano stile
Perché gli adolescenti cambiano stile

Ma c’è anche il desiderio opposto, altrettanto potente: quello di distinguersi. Di dire “Io sono unico, non voglio essere come gli altri”. Così, mentre da un lato si imita un certo stile per sentirsi inclusi, dall’altro si sperimenta per emergere, per affermare un’identità personale. È un equilibrio delicato, a volte contraddittorio, che però fa parte della costruzione della personalità. Molte volte i continui cambi look sono proprio legati alla voglia di sentirsi “diverso”. Trovare uno stile particolare è per molti, un modo per farsi notare e lasciare il segno in qualsiasi ambiente e contesto frequentato. Fare la differenza è importante e lo si può fare in tanti modi. Ma durante questa fase adolescenziale, come può un genitore rapportarsi al meglio al proprio figlio, senza difficoltà? Un approccio empatico e aperto può fare la differenza. Frasi come “Mi racconti perché hai scelto questo look?” o “Cosa ti piace di questo stile?” sono ponti di dialogo. Anche se non si condivide la scelta, è importante far sentire al proprio figlio che il suo bisogno di esprimersi è legittimo, che può esplorare senza sentirsi sbagliato.

Adolescenza e ricerca d’identità: lo studio psicologico di Erik Erikson

Per Erik Erikson, l’adolescenza corrisponde alla quinta fase dello sviluppo psicosociale, durante la quale emerge un conflitto centrale tra la costruzione dell’identità e la confusione di ruolo. In questo periodo, i giovani iniziano a interrogarsi in modo profondo su chi siano realmente e su chi desiderano diventare. In questa fase cruciale, i ragazzi iniziano a: esplorare diversi aspetti del proprio sé, come valori, interessi, credenze e obiettivi futuri. Provare differenti ruoli, comportamenti e atteggiamenti. Mettere in discussione i modelli proposti dalla famiglia e dalla società Questo periodo di ricerca e messa alla prova viene definito “moratoria psicologica”: una fase in cui non ci si sente ancora vincolati a un’identità definitiva, ma si è liberi di esplorare diverse possibilità. In questo contesto, il modo di vestirsi assume un significato più profondo. Permette ai giovani di affermare chi sono. Diventa un mezzo per esprimere emozioni e stati d’animo. Infine, aiuta a sentirsi parte di determinati gruppi o sottoculture.

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