Sapete perché i calciatori sputano sempre il liquido dalla borraccia, durante le partite? Un esperto lo ha rivelato in un recente contenuto social.
Durante una partita di calcio, i gesti compiuti dai giocatori trascendono l’azione tecnica: diventano simboli, parte dell’immaginario collettivo sportivo. Esultanze, movimenti tecnici, rituali e atti di fair play definiscono un linguaggio non verbale che racconta il calcio quanto e più delle parole. Tra le esultanze, quella di Cristiano Ronaldo, con salto, atterraggio e urlo “Siuuu”, è ormai riconosciuta in tutto il mondo. Lionel Messi punta gli indici al cielo, ricordando la nonna che gli fu guida. Il gesto di Mbappé, con le braccia incrociate, è diventato un segno di personalità, mentre la “Dybala Mask” richiama forza interiore. Altre espressioni, come la mitraglia di Batistuta o il violino di Gilardino, uniscono teatralità e identità, fissandosi nella memoria collettiva.
Anche i gesti tecnici sono diventati marchi riconoscibili: il cucchiaio di Totti, la trivela di Quaresma, i no-look pass di Ronaldinho. Ognuno di essi è legato a un nome e a un modo unico di interpretare il gioco, rendendo l’azione un atto estetico, oltre che efficace. Nel pre-gara, molti campioni ripetono rituali per sentirsi padroni del momento. Ronaldo segue una precisa sequenza nel vestirsi, Messi prepara ogni rigore allo stesso modo. Altri, come Barthez e Blanc, hanno creato veri e propri riti condivisi, tra ironia e superstizione. Ci sono, poi, alcuni comportamenti che tutti i calciatori assumono, o gesti che compiono. Dalla stretta di mano al bacio allo stemma, dall’esultanza al gesto per chiedere palla, ogni partita è scandita da movimenti rituali che esprimono rispetto, appartenenza, comunicazione e concentrazione. Questi atti, semplici ma carichi di significato, rafforzano lo spirito collettivo del gioco.
Perché i calciatori sputano l’acqua dalla borraccia? Ecco il motivo
Un gesto particolare, ma che viene spesso ripetuto, sia nel calcio che in altri sport di resistenza, come il ciclismo e la corsa, è quello di fare un sorso da una borraccia, e poi sputare poco dopo. A rivelare il motivo dietro lo sputo, è stato un noto esperto di chimica, il dottor Matteo Alviani. Prima di tutto, l’esperto ha spiegato che non si tratta di acqua: è una soluzione contenente degli zuccheri. Il risciacquo con questa sostanza è, essenzialmente, un trucco per ingannare il cervello. Di fatto, il cervello riceve un segnale, che il corpo sta ricevendo delle sostanze nutritive, e quindi fonti di energia.
Queste fonti di energia, di fatto, non arrivano, perché poi il calciatore sputa la soluzione, ma il cervello si illude che queste stiano per arrivare e, dunque, pensa che i muscoli possano fare uno sforzo in più, e che non c’è bisogno di sentirsi stanchi, perché stanno arrivando dei rinforzi. Ma perché, di fatto, la soluzione viene sputata? Questo, spiega l’esperto, per il quantitativo di carboidrati presente nella soluzione, e per evitare problematiche gastrointestinali.
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