Perché non ti va di andare al mare nel weekend? Cosa c’è davvero dietro

Tutti dicono che il mare fa bene, ma perché allora, quando arriva il weekend, l’idea di andarci ti pesa come un dovere più che come un piacere? Ecco tutto quello che devi scoprire.

C’è chi non vede l’ora di buttarsi tra le onde già dal venerdì sera, e chi invece alla sola idea del mare nel weekend si sente già stanco. Se fai parte del secondo gruppo, sappi che non sei solo. Ma allora perché capita di non voler andare al mare, nonostante tutti i benefici che dovrebbe portare? A guardar bene, le ragioni non sono sempre così ovvie. Dietro quella sensazione di fastidio o resistenza, si nascondono fattori personali, sociali ed emotivi molto più complessi del semplice “non mi va”.

Il mare è un ambiente ricco di stimoli, talvolta benefici, talvolta eccessivi e il modo in cui li percepiamo può dirci molto sul nostro stato interiore. Da una parte, c’è la narrativa diffusa: il mare come medicina naturale, il rifugio ideale per rigenerare corpo e mente. E non è certo un mito: la scienza lo conferma. Sono molteplici gli aspetti da scoprire e da analizzare a fondo.

I benefici del mare: più di una semplice vacanza

Trascorrere del tempo in riva al mare può avere effetti straordinari sul nostro benessere. Il suono ritmico delle onde, l’aria salmastra carica di ioni negativi, la luce solare: tutto concorre a creare un ambiente favorevole alla distensione e alla salute. Molti studi scientifici dimostrano che stare vicino all’acqua stimola il rilascio di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, ormoni del buonumore. Il blu dell’oceano, secondo l’Università della British Columbia, ha un effetto calmante visivo: guardarlo attiva aree del cervello associate alla serenità e alla contemplazione.

Inoltre, il mare migliora la qualità del sonno regolando la produzione di melatonina, aiuta a rafforzare il sistema immunitario grazie ai minerali contenuti nell’acqua salata, e favorisce una pelle più sana con la sua azione antinfiammatoria. Camminare sulla sabbia o nuotare attiva la circolazione e l’equilibrio muscolare. Insomma, una vera spa naturale a cielo aperto. Eppure, nonostante tutto questo, non sempre funziona così.

Mare e weekend
Mare e weekend

Chi decide di evitare il mare nel weekend spesso non lo fa per capriccio, ma perché l’esperienza si scontra con una realtà più faticosa e meno poetica. Per cominciare, l’affollamento. Le spiagge nei fine settimana estivi possono trasformarsi in veri e propri teatri di caos: bambini che gridano, musica ad alto volume, file per un lettino, sabbia ovunque, parcheggi introvabili. Per chi cerca pace, questa può essere una situazione più ansiogena che rilassante. Non tutti riescono a trovare “la propria onda” in mezzo a un’orda di bagnanti.

Dal punto di vista fisico, il caldo intenso, il sole cocente e la salsedine possono mettere a dura prova il corpo, soprattutto in presenza di disturbi come pressione bassa o dermatiti. Per alcune persone, l’idea di stare ore sotto il sole, magari circondati da estranei, diventa tutto fuorché riposante. La spiaggia è un luogo esposto, in tutti i sensi. Espone la pelle, il corpo, ma anche le insicurezze. In definitiva, non voler andare al mare nel weekend non è necessariamente un segnale di “apatia” o pigrizia. A volte è solo un modo per ascoltare i propri ritmi. Il benessere non passa solo dal sale sulla pelle, ma dalla capacità di scegliere cosa ci fa davvero stare bene.

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