Psicologia degli sconti: perché ci spingono a fare acquisti anche se non necessari? Ecco cosa dicono gli studi

Quando vediamo una promozione o uno sconto interessante, non possiamo fare a meno di sentirci attratti dall’idea di fare un affare.

Siamo tutti consapevoli che gli sconti rappresentano una strategia commerciale potente, ma cosa c’è dietro questa nostra reazione? La psicologia degli sconti esplora come questi meccanismi influenzano il nostro comportamento d’acquisto, facendoci comprare prodotti che, spesso, non ci servono davvero. Diversi studi psicologici hanno cercato di capire il motivo per cui, di fronte a uno sconto, la nostra mente reagisce così positivamente. Uno dei fattori principali è il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa. Quando vediamo un prodotto in saldo, il nostro cervello percepisce questa offerta come una “vittoria”, un’opportunità da cogliere al volo. Secondo uno studio di Chandran e Morwitz (2006), questa sensazione di benessere emotivo può influenzare in modo significativo la nostra decisione di acquisto.

Il ruolo dell’avversione alla perdita

Un altro concetto fondamentale che spiega il nostro comportamento è l’avversione alla perdita. Secondo la Prospect Theory di Kahneman e Tversky (1979), siamo psicologicamente più motivati a evitare una perdita che a guadagnare un beneficio. Quando vediamo un prodotto scontato con un messaggio del tipo “Risparmia €20”, non stiamo solo considerando il prezzo, ma anche ciò che perderemmo se non approfittassimo dell’offerta. Questo tipo di percezione di “perdita evitata” ci spinge a comprare anche se non ne abbiamo veramente bisogno. L’efficacia di uno sconto aumenta ulteriormente quando viene associato al principio di scarsità. Se un’offerta è limitata nel tempo o nella quantità, si attiva la paura di perdere un’opportunità. Questo fenomeno, noto come Fear of Missing Out (FOMO), è stato studiato da Robert Cialdini (2008), il quale ha dimostrato che l’urgenza percepita aumenta significativamente la desiderabilità di un prodotto. Non è raro trovarci a fare acquisti proprio per evitare di pentirci di non aver colto l’occasione.

Un altro fenomeno psicologico interessante è l’effetto ancora. Il prezzo originale di un prodotto funge da “ancora” che rende il prezzo scontato più allettante. Per esempio, un prodotto che inizialmente costa 100€, ma che viene scontato a 70€, ci appare molto più conveniente rispetto a un prodotto venduto direttamente a 70€. Questo effetto, descritto da Hirschman e Holbrook (1982), gioca sulla nostra percezione del valore, facendoci credere che l’affare sia ancora migliore di quanto effettivamente sia.

Impulsività e consumo edonico

Non sorprende che gli acquisti impulsivi siano fortemente legati agli sconti. Molti di noi si sono trovati a comprare qualcosa dicendo “Era troppo conveniente per lasciarlo lì”. Rook (1987) e Youn & Faber (2000) hanno evidenziato che gli sconti attivano il consumo edonico, ovvero l’acquisto per il piacere immediato che deriva dal possedere qualcosa. La soddisfazione che proviamo dopo un acquisto impulsivo è amplificata dalla sensazione di aver fatto un affare. Gli sconti non sono solo un incentivo per un singolo acquisto, ma anche uno strumento per costruire fedeltà al brand. Secondo la psicologa Madhumanti Majumdar, gli sconti regolari creano un senso di esclusività e favoriscono una relazione più forte tra il cliente e il marchio. I programmi di ricompensa, ad esempio, rinforzano questo legame, spingendo i consumatori a tornare per fare acquisti futuri.

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gli sconti attivano il consumo edonico, ovvero l’acquisto per il piacere immediato che deriva dal possedere qualcosa.

Gli sconti non sono solo una tecnica di marketing: sono un potente strumento psicologico che gioca su meccanismi emotivi e cognitivi. Dalla dopamina alla scarsità, passando per l’avversione alla perdita e l’effetto ancora, questi fattori influenzano profondamente le nostre decisioni di acquisto. Gli esperti come Kahneman, Tversky, Cialdini e Morwitz hanno dimostrato che questi fenomeni non solo spingono a comprare, ma anche a farlo in modo più emozionale e impulsivo. Tuttavia, è importante usare gli sconti con cautela, per evitare di comprometterne l’efficacia e di danneggiare la percezione del valore di un marchio nel lungo termine.

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