Questi utensili da cucina sono più sporchi del WC: nessuno lo sa, ma vanno sostituiti

Ci sono degli utensili da cucina che sono spesso più sporchi del WC: nessuno lo sa, ma andrebbero sostituiti molto di più rispetto a come si è abituati. Scopriamo di quali si tratta e perché. 

La cucina è il cuore della casa, un luogo dove la creatività culinaria prende vita. Tuttavia, è anche un luogo dove proliferano batteri e virus. Non sempre si presta attenzione ai dettagli che possono fare la differenza per un ambiente igienico e sicuro. Tra questi, i taglieri rappresentano un rischio spesso sottovalutato ma cruciale. Questi utensili, presenti in ogni cucina, sono tra i più contaminati e rappresentano un terreno fertile per batteri come Salmonella ed Escherichia coli. Ma di quali oggetti stiamo parlando? Sono sicuramente presenti in ogni cucina e non tutti sanno che sono più sporchi di quanto si pensi.

Gli utensili da cucina più sporchi del WC: quali e perché sostituirli

Si tratta dei taglieri, presenti in tutte le cucine e da sempre molto utili per tagliare, per l’appunto, cibo come carne, verdure e persino il pane. Un tagliere mal mantenuto può contenere più batteri della tavoletta di un WC. Questo avviene perché le superfici dei taglieri, specialmente quelle con incisioni o graffi, offrono rifugi ideali per microrganismi difficili da eliminare con una pulizia superficiale. Uno degli errori più diffusi è l’uso prolungato dello stesso tagliere senza una pulizia adeguata.

taglieri
Taglieri in legno

Inoltre, mescolare l’uso del tagliere per alimenti crudi, come carne e pesce, con quelli cotti o pronti al consumo aumenta il rischio di contaminazione crociata. Questo è un errore che non dovrebbe essere più commesso: dedicare taglieri diversi per tipi specifici di alimenti è una misura semplice ma fondamentale. Anche lasciare asciugare i taglieri all’aria senza disinfettarli adeguatamente è una pratica rischiosa. Gli utensili dovrebbero essere lavati immediatamente dopo l’uso con acqua calda e sapone, seguiti da un trattamento con una soluzione disinfettante o aceto bianco per eliminare i germi persistenti. Quando si parla di igiene dei taglieri, il materiale conta.

I taglieri in legno hanno proprietà antibatteriche naturali grazie alla loro struttura porosa, ma sono più difficili da pulire a fondo e richiedono maggiore manutenzione. Al contrario, i taglieri in plastica sono più facili da lavare, ma tendono a graffiarsi rapidamente, accumulando residui di cibo e batteri. La scelta tra legno e plastica dipende dall’uso previsto e dalla disponibilità di tempo per la manutenzione. Una buona pratica è sostituire regolarmente i taglieri usurati, indipendentemente dal materiale, per garantire un livello ottimale di sicurezza. In questi casi è fondamentale scegliere il tagliere più adatto alle proprie esigenze, anche se andrebbero spesso puliti accuratamente per evitare che avvenga prolificazione dei batteri. Inoltre, dopo qualche mese dall’utilizzo, specie se ciò avviene con una grande frequenza, andrebbero cambiati.

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