Rai Play ci riporta all’infanzia: il film per riscoprire il bambino che è in te

Su Rai Play arriva una commedia capace di farci ridere, riflettere e commuovere. Ecco il titolo e la trama da scoprire.

Cosa accadrebbe se, un giorno, potessimo davvero tornare indietro nel tempo? Non per noi stessi, ma per i nostri figli. Se potessimo rivederli neonati, con quegli occhi pieni di meraviglia e le mani che stringono le nostre dita per sentirsi al sicuro.

È questa la premessa tenera e surreale de La seconda chance, commedia italiana del 2023 diretta da Umberto Carteni, ora disponibile su Rai Play, che ci invita a riflettere sul senso della genitorialità, sulla comunicazione tra generazioni e sull’infanzia, non solo dei nostri figli, ma anche della nostra parte più autentica e dimenticata.

Un viaggio emozionante tra risate, tenerezza e consapevolezza

Max e Anna Mancini sono una coppia come tante, sposati da venticinque anni, alle prese con una fase difficile della vita familiare: quella in cui i figli non sono più bambini e non sono ancora adulti. I loro gemelli, Tina e Nico, hanno appena compiuto diciotto anni, ma anziché festeggiare, la serata si trasforma in un incubo familiare fatto di musi lunghi, urla, incomprensioni e disastri.

Tina è ribelle, insofferente alle regole e allergica allo studio. Nico è silenzioso, solitario, immerso nel suo mondo fatto di schermi e videogiochi. Due universi lontani anni luce da quello dei loro genitori, che si ritrovano a chiedersi: dove abbiamo sbagliato?

In un momento di stanchezza e nostalgia, Max e Anna esprimono un desiderio che tutti i genitori, almeno una volta, hanno avuto: “Vorremmo che tornassero bambini, solo per un po’, per capire come recuperare il rapporto con loro”. Ed è proprio qui che la commedia vira verso il fantastico: la mattina seguente, i gemelli sono tornati neonati. Un miracolo? Una maledizione? O forse, una seconda occasione per fare le cose nel modo giusto?

Netflix, La seconda chance
Netflix, La seconda chance

Con questa svolta magica, il film si trasforma in un percorso di riscoperta: Max e Anna devono riprendere in mano il mestiere di genitori, questa volta con la consapevolezza che non basta “fare il proprio dovere”, ma bisogna imparare a guardare i figli per ciò che sono davvero, non per ciò che vorremmo che fossero. Per riportare Tina e Nico alla loro vera età, dovranno imparare ad ascoltarli, ad accettarli, a conoscerli nel profondo. E in questo processo di crescita reciproca, anche loro, Max e Anna, torneranno un po’ bambini.

La seconda chance riesce là dove tante commedie si fermano: nel suggerire che i conflitti familiari non sono ostacoli insormontabili, ma occasioni per cambiare prospettiva. La sceneggiatura gioca con leggerezza su una dinamica che accomuna intere generazioni di genitori e figli: la fatica di capirsi, la difficoltà di comunicare, l’illusione che i figli siano come li abbiamo immaginati, anziché come davvero sono. Ma lo fa senza moralismi, anzi, con un’ironia intelligente e momenti di grande tenerezza.

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