Reati, attenzione a dire sempre la verità: avvocato rivela i tre casi in cui si può essere condannati per questo

Attenzione a dire sempre la verità: un noto avvocato italiano rivela i tre reati, per i quali si può essere condannati anche dicendo la verità, o proprio perché si dice la verità. Ecco tutti i dettagli.

Sin da piccoli, gli esseri umani sono educati a dire sempre la verità. In effetti, quello di dire sempre la verità è un precetto che ha origini antichissime. Nella religione cristiana, per esempio, quello di non dire bugie è un comandamento, ed è, in particolare, l’ottavo dei Dieci Comandamenti. Anche le leggi nazionali impongono di dire la verità, e puniscono, in alcuni casi, chi dice bugie. Secondo l’articolo 198 del Codice di Procedura Penale italiano, per esempio, i testimoni hanno l’obbligo di dire la verità, quando si presentano davanti al giudice. Chi non dice la verità, in questo caso, può essere punito per il reato di falsa testimonianza.

Vi è, altresì, il reato di favoreggiamento personale: questo viene determinato qualora, anche mediante delle bugie, la persona in questione ha aiutato un’altra persona a eludere la condanna per un delitto, per il quale la legge prevede la reclusione o l’ergastolo. Per quanto le bugie non vengano punite in quanto tali, ma in alcuni casi, come quelli appena citati o nel caso del reato di diffamazione, è sempre conveniente non dirle, per evitare problemi di ogni tipo. Non molti sanno, però, che anche dire la verità, in alcuni casi, potrebbe portare a una condanna.

Attenzione a dire sempre la verità: noto avvocato rivela quando si può essere condannati per questo motivo, e quali sono i reati considerati

Quanto appena detto non significa che dire le bugie sarebbe preferibile, ma solo che, in alcuni casi, la verità non salva dalle condanne dai reati e, in altri casi, conviene semplicemente non parlare, e non dire una verità, per quanto tale, che potrebbe essere considerata inutile e/o dannosa. Questo è il caso del primo dei tre reati elencati dall’avvocato Giuseppe Di Palo, nella sua lista dei reati che si possono commettere anche dicendo la verità. Si tratta, cioè, del reato di diffamazione. La verità può essere scriminante da questo reato, infatti, soltanto quando vengono rispettati anche i criteri di continenza e di pertinenza. Se si usano parole inutilmente offensive e aggressive, o se la notizia comunicata non è utile al contesto sociale al quale ci si rivolge, il fatto che la cosa detta sia vera non salva la persona dal reato di diffamazione, in quanto quell’informazione doveva restare privata.

Il secondo reato, invece, è quello delle molestie, o dello stalking. Se si condivide una verità, con lo scopo di vendicarsi di una persona che non vuole saperne più della persona che la condivide, questa potrebbe portare al reato di molestie o stalking. Infine, il terzo reato è la violazione della privacy. Svelare l’orientamento sessuale di una persona senza motivo, e contro la volontà di questa persona, può essere un reato. Pertanto, è, sicuramente, sempre meglio dire la verità. Ma, in alcuni casi, è meglio non dire proprio nulla!

Reati verità
La rappresentazione di un possibile reato di diffamazione.

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