Ritardo treni, ecco tutte le tutele disponibili e come ci si può difendere: i consigli dell’esperto

Negli ultimi tempi, diversi problemi ai binari, e non solo, hanno reso sempre più frequenti le situazioni in cui i treni sono in ritardo: ma quali sono le tutele offerte ai consumatori, in questi casi, e come possono difendersi questi ultimi?

Moltissimi cittadini e turisti usufruiscono del sistema ferroviario italiano. Secondo uno studio di Trenitalia, nel 2023 sono stati ben 648 milioni i passeggeri dei treni italiani: questo dimostra quanto sia importante l’utilizzo dei treni nel nostro Paese. Essi vengono utilizzati sia per questioni lavorative, che per motivi correlati ai viaggi e al turismo.

Le tipologie di treni, con le quali si può viaggiare, in Italia, sono numerose: vi sono, infatti, i treni regionali, che collegano città e comuni della stessa regione, o di regioni confinanti, e treni interregionali. Vi sono, altresì, dei treni interregionali più lenti, e dei treni interregionali veloci, utilizzati per coprire distanze anche molto lunghe. A seconda della tipologia di mezzo di trasporto, e dalla sua velocità, il costo del viaggio può aumentare o diminuire.

Quali tutele hanno a disposizione i consumatori, nel caso di ritardo dei treni, e come possono difendersi? Il chiarimento dell’esperto

Nelle ultime settimane, molti passeggeri di treni di vario genere e di tipologie diverse hanno avuto dei problemi, causati da ritardi più o meno lunghi dei treni stessi. Ma come possono tutelarsi i passeggeri dei treni, in Italia, in caso di ritardo? Massimiliano Dona, noto esperto di tutela dei consumatori e presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato che i regolamenti comunitari, che determinano le tutele dei passeggeri dei treni in ritardo, in tutta Europa, hanno diritto al rimborso del 25% del biglietto del treno, nel caso di un ritardo tra un’ora e due ore, e del 50% nel caso in cui si superassero le due ore di ritardo. Non c’è altra tutela, anche se l’esperto ha spiegato che, nel caso in cui le società ritardassero a rimborsare la parte del biglietto dovuta, i passeggeri potrebbero chiedere alle associazioni di consumatori di tutelarli, per ricevere i rimborsi.

È questo, infatti, il modo giusto per difendersi, qualora non si ricevesse in tempo il rimborso dovuto: le associazioni per consumatori possono, infatti, aiutare questi ultimi a riceverli. Questo si può fare anche nel caso di rimborsi dal valore minore, rispetto a quelli di cui i passeggeri avrebbero bisogno, e di altri problemi collegati ai ritardi. Inoltre, il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha spiegato che potrebbe essere arrivato il momento giusto di rinnovare i regolamenti europei sui ritardi dei treni, dato che questi hanno vent’anni e, vent’anni fa, un numero comunque minore di persone usufruiva di questi treni.

Ritardo treni
Una donna attende un treno, in ritardo.

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