Semi di chia, lino o girasole? Nutrizionista rivela quali conviene scegliere e come prepararli

Semi di chia, lino, girasole, zucca: questi alimenti sono sempre più utilizzati in cucina. Ma qual è la loro utilità, e quali conviene scegliere, a seconda delle proprie esigenze? Ecco cosa rivela una nota esperta.

Negli ultimi anni, i semi come chia, lino, zucca e girasole hanno conquistato un ruolo di rilievo nell’alimentazione quotidiana. Questa diffusione è legata alla crescente attenzione verso una cucina naturale, equilibrata e ricca di elementi nutritivi. Considerati cibi decisamente nutrienti e salutari, i semi offrono fibre, proteine, Omega 3, vitamine e minerali preziosi per il benessere generale. La riscoperta di ingredienti semplici ha riportato i semi al centro della scena, dopo un lungo periodo in cui i prodotti industriali sembravano dominare. La loro versatilità li rende ideali per una grande varietà di piatti: si possono consumare a crudo su insalate o yogurt, mescolare a impasti da forno, tritare per panature o inserire in barrette energetiche.

Alcuni, come i semi di chia, sono apprezzati anche per le proprietà gelificanti, utili in budini, zuppe e ricette vegane. In cucina, i semi richiedono pochi accorgimenti. Quelli di lino vanno macinati al momento per evitare l’ossidazione dei grassi e favorire l’assorbimento dei nutrienti. Semi come chia e lino, se lasciati in ammollo, risultano più digeribili e sviluppano una consistenza utile per addensare. La tostatura, invece, valorizza il sapore dei semi di zucca e girasole e ne migliora la digeribilità. L’uso dei semi riflette, dunque, una tendenza crescente verso scelte alimentari consapevoli e creative, che uniscono gusto e salute in modo semplice e quotidiano.

Semi di chia, lino, girasole o zucca? Ecco a cosa servono e quando conviene sceglierli

Tra le varie tipologie di semi, non ve ne è uno migliore degli altri: sono, infatti, tutti alimenti nutrienti e ottimi per la nostra salute. Come spiega una nota esperta, la nutrizionista Martina Donegani, la scelta dipende dall’esigenza del consumatore. Vi sono, cioè, semi più adatti a una tipologia di esigenza, e altri adatti a un’altra necessità. La dottoressa Donegani ha, in particolare, rivelato quali semi scegliere in base all’esigenza, e come prepararli. Iniziamo dai semi di chia: questi sono ricchi di calcio e omega 3 e, in particolare, sono ottimi per chi soffre di intestino pigro. Per prepararli, l’esperta suggerisce di lasciarli prima in ammollo: saranno più digeribili e si potranno utilizzare meglio. Anche i semi di lino sono ricchi di omega 3, e dovrebbero essere macinati. Possono essere usati per le stesse esigenze dei semi di chia.

Semi di chia
Diverse tipologie di semi. (Fonte: Instagram – @martinalasaluteincucina).

E ancora, i semi di zucca sono ricchi di magnesio e zinco. Questo li rende ottimi anche per chi soffre di sindrome premestruale. I semi di canapa sono, invece, ricchi di proteine vegetali, e sono ottimi da aggiungere alle insalate. I semi di sesamo sono ottimi per chi soffre di osteoporosi e, in generale, sono perfetti per chi soffre di mancanza di calcio: essi sono, infatti, davvero ricchi di calcio. E poi, i semi di girasole sono ricchi di vitamina E, e dunque sono perfetti per la pelle. Infine, i semi di papavero hanno un effetto diverso dagli altri: sono, infatti, noti per il loro effetto rilassante, seppur lieve. Può essere preparato, quindi, un infuso con i semi di papavero: una tisana che sarà perfetta per rilassarsi.

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