Avete mai riflettuto su quello che accade veramente sulle unghie, quando si mette lo smalto, e su quali possono essere i trucchi per farlo durare di più? Ecco la rivelazione del noto esperto e professore di fisica.
Lo smalto è uno dei primi prodotti per la cosmetica a essere stati inventati nella storia dell’umanità. Diverse fonti sostengono, infatti, che esso sia stato utilizzato sin dai tempi dell’antico Egitto, ma anche dell’antica Cina. Sebbene i prodotti fossero molto diversi da quelli che abbiamo adesso, e venissero utilizzate altre tipologie di tintura, anche a quei tempi lo smalto veniva utilizzato per abbellire le proprie unghie. Attualmente, questi prodotti sono utilizzati da tantissime persone. Soprattutto negli ultimi anni, in effetti, è stato sdoganato l’uso dello smalto anche per gli uomini, oltre che per le donne. Dunque, il numero di persone che lo utilizzano è aumentato ancora di più.
Esistono diversi tipi di smalti, che possono avere costi differenti: questi dipendono dalla qualità dei prodotti utilizzati, dal colore e anche dal marchio dello smalto. Inoltre, esistono anche degli smalti che hanno una durata maggiore: essi sono i semipermanenti, che durano circa due o tre settimane. Ci sono, poi, dei trucchi che si possono utilizzare per aumentare la durata degli smalti, in qualsiasi caso. A rivelarli, è stato un noto professore di fisica, e cioè Vincenzo Schettini.
Come far durare di più lo smalto? Ecco i trucchi spiegati dal noto professore di fisica
Sulle sue pagine social, denominate ‘La Fisica che ci Piace‘, Schettini ha, prima di tutto, spiegato che lo smalto tradizionale è composto da nitrocellulosa, e cioè un polimero, e da pigmenti, cioè i colori dello smalto, che vengono disciolti in un solvente. Per sfruttare queste sostanze, a proprio vantaggio, prima di applicare lo smalto, conviene pulire per bene l’unghia. Per farlo, bisogna applicare un solvente, come l’acetone, o anche il semplice aceto da cucina: è importante usare un solvente, infatti, anche prima dell’applicazione dello smalto, al fine di pulire tutti i residui di sporco e grasso sull’unghia.
Questi residui, spiega l’esperto, impediscono una corretta adesione tra le molecole del polimero e la superficie dell’unghia. Lo smalto semipermanente, invece, contiene dei fotoiniziatori. Si tratta, cioè, di molecole che, dopo l’assorbimento della luce di una certa lunghezza d’onda, come quella prodotta da una lampada UV, fa sì che la catena si costruisca direttamente sull’unghia. In questo modo, l’unghia si indurisce velocemente, differentemente dal classico smalto. Oltre al solvente per allungare la durata dello smalto, nel caso del semipermanente, l’esperto consiglia anche di applicare una crema solare sulle unghie, 20 minuti prima dell’esposizione alla luce UV. Questo eviterà danni alla pelle e alle unghie, che potrebbero essere causati dall’esposizione ai raggi ultravioletti.