È pericoloso parlare con lo smartphone all’orecchio, o si può fare tranquillamente? Un noto professore rivela se è possibile oppure no, e cosa sarebbe meglio fare.
Gli smartphone comunicano attraverso onde elettromagnetiche a radiofrequenza (onde radio). La loro funzione principale è quella di trasmettere dati e voce tra il dispositivo e le antenne della rete. Queste onde, non hanno energia sufficiente per alterare il DNA o causare direttamente mutazioni cancerogene. A rivelarlo, è stato anche l’AIRC – Fondazione per la ricerca sul Cancro. In effetti, come spiegato da un noto esperto di fisica, il professor Vincenzo Schettini, a seconda della loro energia, le radiazioni elettromagnetiche possono essere distinte in radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Le onde radio, e cioè quelle emesse dai cellulari, e anche le microonde dei forni a microonde fanno parte di quelle non ionizzanti e, dunque, non possiedono energia sufficiente a modificare la struttura della materia e a indurre mutazioni nel nostro DNA.
Se intense, però, queste onde possono, effettivamente, causare il riscaldamento di organi e tessuti. In effetti, gli effetti biologici legati all’uso degli smartphone sono stati oggetto di numerosi studi, ed è noto che un’esposizione prolungata può produrre un effetto termico, con un leggero riscaldamento dei tessuti. Questo, soprattutto in prossimità della testa durante chiamate lunghe. Tuttavia, i limiti di sicurezza stabiliti a livello europeo, come il valore SAR (tasso di assorbimento specifico), fissato a 2 W/kg, sono pensati proprio per prevenire eventuali rischi. Ogni smartphone commercializzato deve restare entro questi limiti. È per questo motivo che l’AIRC ha spiegato che le prove disponibili non sono sufficienti per affermare che vi sia un nesso, in particolare per i cellulari di nuova generazione, i quali rispettano tutti gli standard di sicurezza stabiliti dall’Unione Europea.
Smartphone: è pericoloso parlare con il telefono all’orecchio? La risposta dell’esperto è chiara
Per tutti questi motivi, la risposta alla domanda posta sul titolo dell’articolo vien da sé: non ci sono prove disponibili che dimostrino che parlare con lo smartphone all’orecchio sia pericoloso. Ergo, non dovrebbe essere pericoloso farlo. Tuttavia, spiega l’esperto, i possibili effetti di un utilizzo prolungato e intensivo dello smartphone richiedono ulteriori approfondimenti. In via precauzionale, dunque, potrebbe essere consigliabile non parlare per troppo tempo con lo smartphone all’orecchio. Qualora fosse necessario parlare per molto tempo al telefono, a questo punto, il professor Schettini consiglia di attivare, quando possibile, il vivavoce.
La fisica, in effetti, spiega che l’intensità del campo elettromagnetico è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Questo significa, in parole povere, che, quando si usa il vivavoce, e, quindi, quando si allontana il cellulare, aumenta la distanza e, allo stesso modo, l’intensità della radiazione crolla moltissimo, proprio perché la distanza aumenta. L’esposizione alle onde elettromagnetiche, quindi, diminuisce con l’aumentare della distanza: per evitare qualsiasi effetto indesiderato, dunque, si può provare a rispondere con il vivavoce quando possibile, oltre che cercare, in generale, di non parlare troppo al cellulare.
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