Spese notarili, è possibile detrarle anche se non si stipula un mutuo? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

È possibile, per chi acquista un immobile come prima casa, detrarre le spese notarili in dichiarazione dei redditi, se non ha stipulato un contratto di mutuo per quest’ultimo? Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate e la spiegazione.

Le agevolazioni legate all’acquisto della prima casa costituiscono uno strumento di rilievo nella politica fiscale italiana. Offrono significativi vantaggi, sia in caso di acquisto con mutuo sia senza finanziamento. L’obiettivo è favorire l’accesso alla proprietà dell’abitazione principale, alleggerendo l’onere fiscale a carico dei cittadini. Tra i benefici principali si segnalano imposte ridotte: l’imposta di registro scende al 2% se l’acquisto avviene da privato, mentre l’IVA si applica con aliquota del 4% se si compra da impresa costruttrice. Le imposte ipotecaria e catastale sono fissate in misura fissa, variando a seconda della natura del venditore. Le agevolazioni si estendono anche a pertinenze come box auto o cantine, se rientranti in certe categorie catastali.

Restano però vincoli precisi: l’immobile non deve appartenere alle categorie di lusso, la residenza va stabilita nel Comune entro 18 mesi e il richiedente non può già disporre di altri immobili acquistati con agevolazioni simili, a meno che non li venda entro due anni. Nel caso si ricorra a un mutuo ipotecario, si aggiunge la detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi. Inoltre, grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa, lo Stato può coprire fino all’80% dell’importo del mutuo, facilitando l’accesso al credito, in particolare per giovani under 36 e famiglie numerose con ISEE entro i 40.000 euro. Anche in assenza di mutuo, le agevolazioni fiscali restano accessibili, fatta eccezione per la detrazione sugli interessi. L’insieme di queste misure contribuisce a sostenere la domanda di abitazioni e la stabilità abitativa.

Spese notarili: si possono detrarre, anche se non si stipula un mutuo? Ecco la spiegazione dell’Agenzia delle Entrate

Ed è proprio nel dettaglio sulla detrazione IRPEF sugli interessi passivi, per chi ricorre a un mutuo ipotecario, che sta la soluzione alla domanda che un contribuente, attraverso la Posta di FiscoOggi, ha fatto all’Agenzia delle Entrate. In particolare, il contribuente ha chiesto se fosse possibile inserire in dichiarazione dei redditi le spese notarili, per ottenere le detrazioni, pur non avendo stipulato un contratto di mutuo per acquistare la prima casa. Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che non è possibile. In particolare, l’ente ha risposto che il riferimento normativo è l’articolo 15, comma 1, lettera b) del TUIR, che consente di detrarre una parte degli interessi passivi e degli oneri accessori connessi esclusivamente a un contratto di mutuo destinato all’acquisto dell’abitazione principale.

Spese notarili
La risposta dell’Agenzia delle Entrate su Twitter – X.

Rientrano tra questi oneri anche le spese notarili per la stipula del mutuo e quelle sostenute dal notaio per conto del cliente, come l’iscrizione o la cancellazione dell’ipoteca. Tuttavia, il compenso per l’atto di compravendita dell’immobile non è tra quelli agevolabili. In assenza di mutuo, dunque, nessuna delle spese sostenute per il rogito notarile può essere portata in detrazione. La norma è chiara nel subordinare il beneficio alla presenza di un finanziamento ipotecario finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale. Questo principio esclude ogni possibilità di detrazione in casi in cui l’acquisto sia avvenuto con risorse proprie, anche se accompagnato da costi notarili simili. L’agevolazione, quindi, è riservata ai contribuenti che si avvalgono di un mutuo e riguarda solo gli oneri funzionalmente collegati a tale contratto.

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