Stare sempre a dieta potrebbe permetterci di rimanere in linea, ma fa davvero bene al nostro corpo? Ecco cosa rivela un noto esperto.
La restrizione calorica rappresenta una strategia nutrizionale che prevede una riduzione dell’apporto energetico giornaliero, in genere tra il 20% e il 40% rispetto al fabbisogno individuale. L’intento non è privare l’organismo dei nutrienti essenziali, ma garantire un’alimentazione completa pur introducendo meno calorie. Diversi studi scientifici hanno evidenziato come tale approccio, se ben gestito, apporti benefici significativi alla salute generale. Uno degli effetti più rilevanti riguarda la diminuzione del rischio di sviluppare malattie croniche, tra cui diabete, obesità e patologie cardiovascolari. Inoltre, la restrizione calorica migliora alcuni parametri metabolici fondamentali, favorendo la riduzione della pressione arteriosa e del colesterolo LDL, migliorando così la gestione della glicemia e la sensibilità all’insulina. Questo tipo di alimentazione contribuisce anche a ridurre l’infiammazione sistemica e lo stress ossidativo, due fattori chiave nell’invecchiamento cellulare.
Limitare le calorie, poi, contribuisce alla riduzione della massa grassa, soprattutto addominale, e può associare miglioramenti nel sonno e nell’equilibrio emotivo. Ma è possibile rimanere sempre in restrizione calorica? A questa domanda, ha dato una risposta un noto nutrizionista italiano, il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che stare sempre a dieta non è davvero salutare quanto possa sembrare: diversi studi, come quello pubblicato su Nature Reviews dai dottori A. Wang e J.R. Speakman, mostrano, in effetti, che una restrizione calorica troppo prolungata, può avere effetti negativi sul nostro corpo. Cosa succede, esattamente?
Stare sempre a dieta può far male al nostro corpo: la spiegazione dell’esperto
Tra gli effetti negativi, c’è il rallentamento della cicatrizzazione, l’aumentata sensibilità al freddo, la bassa densità ossea e il metabolismo ridotto. Può, addirittura, compromettere la funzione riproduttiva, e persino il volume di organi come il cervello potrebbe ridursi. Questo succede, spiega l’esperto, perché con meno calorie, il corpo risparmia: prioritizza, cioè, la sopravvivenza, e taglia su tutte le funzioni che costano energia. Per questo, la restrizione calorica può essere un’ottima soluzione per un determinato periodo, e soprattutto per la perdita di peso, ma vivere sempre in restrizione, a dieta eterna, può portare più problemi che benefici.
Ma allora qual è la vera chiave? La vera chiave è l’equilibrio: l’esperto spiega che bisogna alternare momenti di restrizione calorica a momenti più liberi. Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è la chiave, e l’esperto consiglia di personalizzare l’alimentazione, facendosi aiutare da un esperto, e di affidarsi alla scienza, e non alle mode. Adottare regimi alimentari equilibrati, come la dieta mediterranea, magari in versione ipocalorica, può permettere di seguire una restrizione calorica senza compromettere il benessere nutrizionale.
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