Non ci sarà una continuazione della serie che in questa estate più di tutte ha appassionato il pubblico italiano: Prisma. Un crescendo di consensi ed emozioni che purtroppo finiscono qui.
L’universo dello streaming e delle serie tv corre al’impazzata e spesso è difficile stare al passo. Quotidianamente vengono annunciati e pubblicati prodotti che diventano nel giro di poco tempo, spesso dei veri e propri fenomeni in tutto e per tutto. Purtroppo però, per quel che riguarda accordi vari tra produzioni e colossi dello streaming, siamo anche chiamati a dover salutare per sempre storie a cui ci eravamo davvero troppo affezionati. Oggi il caso di una dinamica del genere, con una vera e propria rivolta social che sta cercando in tutti i modi di sovvertire le ultime dichiarazioni.
Ludovico Bessegato, regista e showrunner di Skam Italia su Netflix e Prisma su Prime Video, ha annunciato la fine della seconda serie menzionata, che si ferma dunque alla stagione numero 2 uscita lo scorso giugno. Un fulmine a ciel sereno per i fan che non se lo aspettavano, siccome con il nuovo capitolo, i consensi sono notevolmente cresciuti e c’erano delle belle prospettive all’orizzonte.
Prisma su Prime Video si ferma: le parole del regista e la delusione dei fan
Ludovico Bessegato visibilmente triste per questa comunicazione, ha deciso a cuore aperto di metterci la faccia e di comunicare a tutti i fan di Prisma, che la serie si ferma qui. Non ha contezza dei dati ottenuti con la seconda stagione, anche se si dice convinto di un buon riscontro, sicuramente maggiore alla stagione precedente. Spera che si possa in qualche modo intravedere un futuro, magari altrove e in un altro modo, ma per adesso bisogna prendere atto di questa situazione. La storia dei gemelli Marco e Andrea, il loro rapporto complicato con l’amore e con gli adulti e tutto quello che li circonda, purtroppo rimarrà chiaro e cristallino sono negli episodi a nostra disposizione.
La delusione dei fan e di alcuni degli attori, tra cui lo stesso Mattia Carrano (che interpreta entrambi i gemelli), è palese in queste ore sui social. Ha scritto solamente a chiare lettere: “Mi dispiace”. Chiudere un prodotto del genere, che spiega una generazione che esiste e che troppo speso viene rappresentata in modo troppo banale e superficiale, è qualcosa che è difficile accettare. Lo è soprattutto al giorno d’oggi. Oltre ai messaggi e alla trama che presenta, Prisma è un prodotto eccellente anche per quel che riguarda fotografia e colonna sonora. Un mix di brani iconici e poco conosciuti che descrivono minuziosamente le emozioni delle scene e dei vari personaggi senza bisogno di altro: un vero peccato.