Nel nuovo servizio realizzato per Striscia la Notizia, Marco Camisani Calzolari rivela come evitare di cadere nella frode delle raccolte fondi fasulle, e da quali dettagli riconoscere la truffa.
Quello di Internet è un mondo sconfinato, e, spesso, questa è una cosa buona. Sul web, infatti, si possono trovare tante informazioni interessanti, e scoprire molte cose. Si può interagire con altre persone, e si possono avviare delle iniziative interessanti. Tra le iniziative che possono essere avviate sul web, e sui social, ci sono, sicuramente, le raccolte fondi per iniziative benefiche. Essendo il web uno strumento immediato ed efficace per comunicare con altre persone, le raccolte fondi possono beneficiare di questo strumento, anche grazie ai versamenti online, che sono altrettanto veloci.
Come molti altri strumenti importanti, con i quali si può fare del bene, sfortunatamente, anche il web può essere utilizzato per scopi loschi. Molto diffuse sono, per esempio, le truffe online, con le quali gli hacker tentano di rubare informazioni personali e soldi alle potenziali vittime, che incappano, per errore, in queste truffe. Anche le raccolte fondi possono essere utilizzate per scopi loschi: esistono, infatti, le raccolte fondi fasulle. Puntando sulla sensibilità delle persone, gli hacker realizzano delle raccolte fondi finte, basate su iniziative benefiche fasulle, i cui soldi raccolti non vanno, effettivamente, a un’associazione benefica, ma vengono raccolti dagli hacker, che li usano per scopi personali.
Striscia la Notizia: il servizio di Marco Camisani Calzolari sulle raccolte fondi fasulle
Anche Marco Camisani Calzolari, noto esperto di comunicazione e web, e inviato di Striscia la Notizia, ha parlato di raccolte fondi fasulle, nel suo ultimo servizio realizzato per il programma di Canale 5, condotto da Michelle Hunziker e Nino Frassica. Calzolari ha rivelato quali sono le truffe più facili in cui imbattersi, tra le raccolte fondi online, e come riconoscerle. Tra le più diffuse, ad esempio, ci sono le finte raccolte fondi per delle emergenze mediche: queste parlano di situazioni commoventi e tristissime, e, spesso, contengono immagini rubate, per attirare l’attenzione degli utenti. Un trucco per capire se queste raccolte fondi sono inattendibili, è quello di leggere bene il messaggio. Queste raccolte fondi fasulle, infatti, spesso puntano sul senso di urgenza e di pietà: si trovano parole come ‘donate urgentemente‘, o altri inviti del genere. Molto probabilmente, se si usano questi termini, la raccolta è falsa.
Tra le altre finte raccolte fondi, vi sono quelle per i disastri reali o per incidenti. Molti fingono di essere vittime bisognose di quelle catastrofi, e poi raccolgono denaro che, alla fine, viene usato per scopi personali. Tra le più diffuse, poi, ci sono quelle di chi crea campagne che pretendono di rappresentare enti di beneficenza inesistenti. Bisogna sempre controllare che l’ente segnalato esista e, se esiste, conviene sempre cercare la raccolta fondi sul portale ufficiale dell’ente, e non sui social. In generale, prima di donare, suggerisce Calzolari, è necessario verificare sempre che la causa sia reale, cercando su internet. Conviene, inoltre, donare sempre tramite i canali ufficiali di enti conosciuti e verificati, perché questi, ovviamente, offrono maggiore sicurezza. E le campagne serie, aggiunge Calzolari, offriranno aggiornamenti regolari sull’uso dei fondi: se mancano i resoconti, anche parziali, non dovete fidarvi! Cercate, dunque, sempre, e assicuratevi che le iniziative siano vere, prima di aderirvi.