TFR, quali tasse si pagano e cosa fare con la dichiarazione dei redditi? La guida dell’esperto

Come funziona la tassazione sul TFR, e cosa si deve fare con la dichiarazione dei redditi? Ecco la guida di un noto commercialista, e cosa può succedere dopo un certo periodo.

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), noto anche come liquidazione, costituisce una somma accantonata annualmente dal datore di lavoro a favore del dipendente. Si tratta di un meccanismo obbligatorio e automatico, che consente al lavoratore di maturare un diritto economico durante tutta la durata del rapporto. Tale somma viene corrisposta alla cessazione del contratto, indipendentemente dalle cause che determinano la fine del rapporto: dimissioni, licenziamento o pensionamento. Inoltre, in circostanze particolari come spese sanitarie gravi o l’acquisto della prima casa, il lavoratore può richiederne un’anticipazione. La finalità principale del TFR è fornire una tutela economica concreta e certa nel momento in cui viene meno l’attività lavorativa presso un’impresa.

Il sistema funziona come una forma di risparmio forzato, costruito nel tempo e rivalutato ogni anno attraverso un meccanismo misto: una quota fissa dell’1,5% più il 75% della variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT. Il calcolo avviene dividendo la retribuzione annua lorda per 13,5, e sommando gli importi accumulati nel corso degli anni. Dal punto di vista fiscale, il TFR è soggetto a un regime di tassazione separata.

TFR: la guida dell’esperto sulla tassazione e sulla dichiarazione dei redditi

Pertanto, dunque, questo significa che il TFR non va dichiarato nella dichiarazione dei redditi e non deve essere inserito nel modello 730. A sottolinearlo, è stato anche un noto esperto e commercialista, il dottor Massimiliano Allievi. L’esperto, in particolare, ha spiegato che questo significa che il TFR non si cumula con gli altri redditi e non concorre alla formazione del reddito complessivo su cui si applicano le aliquote progressive dell’IRPEF. Invece, si applica un’imposta calcolata sull’aliquota media IRPEF dei cinque anni precedenti. Ma questo cosa significa, da un punto di vista pratico?

TFR dichiarazione dei redditi
Una dipendente lascia il lavoro.

Secondo quanto spiegato da Allievi, ciò significa che, quando si abbandona un’azienda, per un licenziamento o per altri motivi che determinano la fine del contratto, si riceve il TFR, già tassato. Questo non dovrà essere inserito nel modello 730, ma, dopo una serie di anni, l’Agenzia delle Entrate farà un conteggio definitivo di quelle che sono le tasse da pagare sul nostro TFR, basate sulla tassazione degli ultimi cinque anni. Terminato il conteggio definitivo, arriverà una lettera dall’Agenzia delle Entrate, in cui verrà inserita la cifra trattenuta dall’azienda nel momento dell’erogazione del Trattamento di Fine Rapporto, insieme alla cifra risultata dal calcolo definitivo, sulla base delle tasse pagate negli ultimi cinque anni. In alcuni casi, può succedere che la cifra del conteggio definitivo sia più alta di quella trattenuta dall’azienda negli anni precedenti. In questo caso, bisognerà fare il conguaglio, e pagare il resto delle tasse.

Lascia un commento