Nodo alla gola, tosse secca che non passa, sensazione di nodo alla gola: tutti questi sintomi, se si presentano la mattina appena svegli, dovrebbero farti accendere una spia particolare. Ecco, infatti, da cosa potrebbero essere scatenati.
Il reflusso gastrico è un evento comune, spesso innocuo, che si verifica quando i succhi gastrici risalgono dallo stomaco all’esofago. Può manifestarsi dopo pasti abbondanti o in alcune posizioni, senza determinare conseguenze clinicamente rilevanti. Tuttavia, se la risalita dei contenuti gastrici diventa frequente o si associa a sintomi disturbanti, si entra nel quadro della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). La MRGE si distingue per la persistenza del reflusso e per i danni alla mucosa esofagea che ne possono derivare. Le cause principali risiedono in un’alterazione dello sfintere esofageo inferiore, che normalmente impedisce la risalita dei succhi. Quando questa barriera è inefficace, l’acido può irritare e infiammare l’esofago. Tra i fattori che favoriscono la MRGE si segnalano ernia iatale, obesità, alimentazione scorretta, fumo, alcol, e stress.
I sintomi più frequenti includono bruciore retrosternale, rigurgito acido e dolore toracico. Possono comparire anche tosse secca, raucedine e difficoltà a deglutire. In assenza di trattamento, la condizione può evolvere in complicanze come esofagite, ulcere, stenosi o esofago di Barrett, una condizione precancerosa. La diagnosi si basa sulla valutazione clinica e, nei casi dubbi, può essere confermata da gastroscopia, pH-metria o manometria esofagea. Il trattamento combina modifiche dello stile di vita, come evitare pasti abbondanti o cibi irritanti, con farmaci specifici (come gli inibitori della pompa protonica). Nei casi refrattari, si può ricorrere alla chirurgia.
Nodo alla gola o bocca amara, la rivelazione della farmacista: sono possibili sintomi del reflusso gastrico
Un reflusso trascurato può dunque evolvere in una malattia vera e propria, con rischi anche gravi per la salute dell’esofago. Riconoscerne i segni precoci e intervenire è, quindi, fondamentale per prevenire danni permanenti. Ma come capire se si soffre di reflusso gastrico, al fine di risolvere questo disturbo ed evitare che sfoci in una malattia? A rivelarlo, è stata una nota farmacista italiana, la dottoressa Ilaria Lion. In particolare, l’esperta ha spiegato che cinque sintomi, in particolare, soprattutto se si presentano la mattina appena svegli, possono far capire a chi li accusa di soffrire di reflusso gastrico. Quando al risveglio si avverte sapore amaro o acido in bocca, spesso associato a una nota metallica, oppure si è afflitti da tosse secca persistente che non risponde ai comuni sciroppi, il sospetto di reflusso dovrebbe essere preso seriamente. A questi segnali si aggiungono la fastidiosa sensazione di nodo in gola e un bruciore retrosternale, a livello dello sterno, che può comparire anche in assenza di un pasto recente.
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Questi sintomi, soprattutto se ricorrenti, rappresentano per molti il primo segnale di un disturbo che, se trascurato, tende a cronicizzarsi. Lo stile di vita moderno, l’alimentazione sbilanciata, il fumo, l’abuso di alcolici e la tendenza a consumare pasti abbondanti o molto conditi contribuiscono ad alimentare il fenomeno. Il reflusso può colpire indistintamente uomini e donne, a qualsiasi età, con un’incidenza maggiore durante i cambi di stagione. Affrontare il problema sin dai primi segnali richiede interventi mirati: una dieta più leggera e digeribile, la corretta gestione dei pasti e del riposo notturno, l’eliminazione di abitudini nocive e, quando necessario, il supporto di integratori o farmaci specifici, da utilizzare sempre con attenzione e sotto indicazione professionale.