Esistono diversi reati collegati al tradimento, e ci sono tre casi in cui l’amante può commettere un reato, correlato in qualche modo al tradimento stesso: ecco la spiegazione dell’avvocato.
Il tradimento può essere considerato reato, in alcuni casi. Lo è, ad esempio, nel caso in cui si tratti di tradimento nei confronti dello Stato: nel Diritto Penale italiano, ad esempio, si trovano diversi riferimenti ai delitti contro la personalità dello Stato. Se inteso come infedeltà coniugale, però, il tradimento non è reato. O, meglio, non è più reato: solo nel 1968 e nel 1969, infatti, sono stati aboliti i reati di adulterio e di concubinaggio.
Il primo, in particolare, poteva essere commesso solo dalla moglie: si prevedeva fino a un anno di reclusione, per la moglie che tradiva il marito con un’altra persona. Il secondo, invece, poteva essere commesso solo dal marito, ed era più specifico e particolare: il marito, infatti, veniva punito con la reclusione fino a due anni, ma solo nel caso in cui tenesse una concubina nella casa coniugale, o in un’altra località nota. Il marito, pertanto, non veniva punito per il semplice tradimento, ma solo nel caso in cui offrisse un luogo in cui vivere alla sua amante.
Tradimento: ecco i tre casi in cui l’amante può commettere un reato, e rischiare anche diversi anni di carcere
Da più di cinquant’anni, fortunatamente, però, l’infedeltà coniugale non è più punita penalmente. Un noto avvocato italiano, Giuseppe Di Palo, ha, però, spiegato che esistono dei casi in cui l’amante può essere perseguibile penalmente. Questo, anche per un reato collegato, in qualche modo, al tradimento. Sono, in particolare, tre i casi in cui questo può succedere. Il primo caso, spiega l’avvocato, si verifica quando si viene beccati in casa dal coniuge tradito, che è proprietario o comproprietario della casa. Secondo un filone giurisprudenziale, chi entra in una casa altrui, anche se in comproprietà, ma senza il consenso di tutti i proprietari, potrebbe commettere un reato di violazione di domicilio. Secondo l’articolo 614 del Codice Penale italiano, per il reato di violazione di domicilio si potrebbero, teoricamente, rischiare anche fino a 4 anni di reclusione.
Il secondo caso, invece, si verifica quando l’amante si vanta della relazione fedifraga. Nel caso, infatti, in cui si evidenziassero delle ombre, in una persona, e cioè il coniuge traditore, che non sembra averne, si potrebbe essere accusati di diffamazione. Questo, spiega l’avvocato, anche se si dovesse dire la verità: la diffamazione può, infatti, essere punita anche se le cose dette sono vere. Infine, il terzo caso è quello peggiore. Qualora l’amante chiedesse i soldi, o altri beni, per mantenere segreta la relazione, infatti, potrebbe essere condannato o condannata per un reato di estorsione. Con una pena che, ricorda l’avvocato, può arrivare anche a dieci anni di reclusione.