La segnalazione di un esperto su una truffa, che si sta diffondendo su WhatsApp, mediante un messaggio molto pericoloso. Sembra un’offerta attendibile, ma c’è un modo per distinguerla: ecco quale.
Le truffe su WhatsApp continuano a crescere, approfittando della fiducia tra contatti e dell’uso diffuso dell’app. Gli schemi più frequenti si basano su inganno psicologico, imitazioni credibili e link fraudolenti, mirando a rubare dati, soldi o il controllo dell’account. Tra i raggiri più comuni c’è la truffa del codice a 6 cifre. Qui un contatto apparentemente noto chiede di reinviare un codice ricevuto per errore. In realtà si tratta del codice di autenticazione di WhatsApp: comunicarlo equivale a cedere il proprio profilo, che verrà usato per colpire altri. Altro schema efficace è quello del finto familiare: un messaggio, spesso accompagnato da audio o chiamate, arriva da un numero sconosciuto ma con un tono familiare, in cui si chiede aiuto economico urgente. Le scuse sono sempre plausibili, come un telefono rotto o una situazione d’emergenza.
Le tecniche di phishing sfruttano messaggi con premi, avvisi di sicurezza o aggiornamenti. Invitano a cliccare su link che portano a siti falsi dove vengono raccolti dati personali o bancari. Alcuni si spacciano persino per l’assistenza ufficiale di WhatsApp o Meta. Non mancano neppure le false offerte di lavoro o investimenti, che propongono guadagni facili ma richiedono pagamenti anticipati. Una volta incassato il denaro, i truffatori spariscono. I segnali d’allarme includono urgenze emotive, richieste di denaro o codici, link sospetti e contatti da numeri sconosciuti. La miglior difesa resta la prudenza: non condividere dati sensibili, verificare sempre chi scrive e attivare l’autenticazione a due fattori.
WhatsApp: come riconoscere l’ultima truffa pericolosissima
Recentemente, si è diffusa una truffa particolarmente pericolosa, in quanto sembra attendibile. Si tratta di phishing, in quanto, su WhatsApp, arriva un messaggio con un’offerta che sembra molto conveniente, oltre che attendibile: nel messaggio, infatti, si legge di un concorso a premi, che sembra essere della Peroni. Il messaggio sembra particolarmente attendibile, in quanto il link inviato riporta proprio la parola ‘Peroni‘ nel testo dell’indirizzo. A rivelarlo, è stato un noto esperto di tecnologia, il dottor Biagio Gabriele. In particolare, l’esperto ha rivelato che, cliccando sul link, si accede a un portale, modellato sul sito della famosa marca di birra italiana, ma che non c’entra nulla con quest’ultima, così come la fantomatica offerta. Sul portale falso, si chiede di rispondere a un semplice test, e in cambio si promette una cassa di birra gratis.
Ovviamente, è tutto falso: dopo aver risposto al test, spiega l’esperto, si chiede alla potenziale vittima della truffa di condividere il sito con gli amici su WhatsApp, per aumentare la diffusione della truffa. Infine, dopo aver condiviso il messaggio, si chiede di inserire tutti i propri dati, compresi quelli della carta di debito o di credito. Inserendoli, naturalmente, non arriverà alcuna cassa di birra, ma i truffatori avranno accesso al conto della vittima e ruberanno i soldi. Per questo motivo, diffidate da questa truffa, e, se dovesse arrivarvi il messaggio da un conoscente, un amico o da un parente, ditegli di non inserire i dati, perché è una frode. Ma come riconoscerla, se è così attendibile?
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Come riconoscere la frode
Come spiegato dall’esperto, è possibile riconoscerla prestando attenzione ad alcuni segnali chiari. Innanzitutto, dopo aver cliccato sul link, il sito che si apre non ha nulla a che vedere con quello ufficiale del marchio citato. Il dominio del sito non è, infatti, ‘Peroni’, ma compare un indirizzo sospetto, come, ad esempio, ‘AndroidLink’, il quale è del tutto estraneo all’azienda, come del resto tutta la truffa. In secondo luogo, è utile applicare un semplice principio di buon senso: perché un’azienda dovrebbe regalare una cassa di birra solo in cambio della compilazione di un sondaggio? Un’offerta simile non reggerebbe economicamente, e la sua sola esistenza dovrebbe far scattare l’allarme. Fate, dunque, molta attenzione!