Sanremo, Alessandro Cattelan senza filtri: “Fiorello? Simpatico il suo DopoFestival, ma…”

Alessandro Cattelan, nuovo conduttore di Sanremo Giovani e del DopoFestival, si racconta e commenta l’esperienza di Fiorello. Non mancano complimenti e qualche osservazione personale.

Alessandro Cattelan si sta preparando per due appuntamenti cruciali nel panorama musicale italiano: la conduzione di Sanremo Giovani, al via dal 12 novembre su Rai 2, e il DopoFestival, previsto per febbraio su Rai 1. Cattelan, scelto per portare nuova energia e un tocco personale alla manifestazione, è pronto a mettersi alla prova sia nella presentazione dei giovani talenti che nel commento post-festivaliero. La finale di Sanremo Giovani sarà poi condotta da Carlo Conti, e determinerà i tre artisti che accederanno al palco del Festival di Sanremo nella categoria delle Nuove Proposte, affiancati da un quarto talento proveniente dall’iniziativa Area Sanremo.

In un’intervista rilasciata a Radio Corriere tv, Cattelan ha avuto modo di riflettere su chi, in passato, ha saputo interpretare al meglio il DopoFestival, un ruolo che lui stesso si troverà a ricoprire. Gli è stato chiesto se ci fosse un’edizione di questa appendice del Festival che ricordasse con particolare simpatia, e la risposta non ha tardato ad arrivare: Alessandro ha elogiato l’interpretazione di Fiorello dell’anno scorso, ma non è stato il solo citato dall’ex conduttore di X Factor. Ecco chi è l’altro che l’ha stupito positivamente.

Sanremo, Alessandro Cattelan rivela quali sono i DopoFestival che gli sono piaciuti di più: non solo Fiorello!

Fiorello l’anno scorso ha curato un DopoFestival speciale, chiamato “Viva Rai 2 Viva Sanremo” (una sorta di spin-off del programma mattutino Viva Rai 2), condotto all’esterno del teatro Ariston in una scenografica “glass box”. Attraverso questo formato innovativo, lo showman siciliano ha commentato le serate della kermesse con ironia, dinamismo e una grande capacità di intrattenimento, qualità che secondo Cattelan rendono quel DopoFestival uno dei più memorabili degli ultimi anni.

Sanremo
Elio e le Storie Tese

Eppure l’altro DopoFestival da ricordare per simpatia secondo Alessandro Cattelan è quello di Elio e le Storie Tese. Si tratta di un programma del 2008 che ha comunque lasciato il segno. Infatti, qui, i protagonisti della storica band italiana (citata tra l’altro anche in un altro momento dal futuro presentatore di Sanremo Giovani, in quanto autori e performer di una delle canzoni più amate della kermesse, La Terra dei Cachi) oltre a creare (volutamente) inutili discussioni circa i brani in gara, riuscirono a coinvolgere in maniera attiva i vari artisti con improbabili scenette e innovativi duetti, sdrammatizzando il mood un po’ ingessato del Festival prendendo alla fine tutti in giro.

Alla fine, comunque, pur riconoscendo il valore dell’esperienza di Fiorello e di quella di Elio e le Storie Tese, sembrerebbe che Alessandro Cattelan sia desideroso di lasciare un’impronta personale, cercando un equilibrio tra professionalità e la spontaneità che lo caratterizza. La sua intenzione di certo non sarà solo di riproporre quanto già visto, ma di offrire una nuova interpretazione del DopoFestival, rendendolo uno spazio di riflessione e divertimento per il pubblico.

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