Colloquio di lavoro, il secondo uomo più ricco al mondo usa questa domanda coi candidati: “Se rispondi sì, vieni assunto”

Larry Ellison, il fondatore di Oracle e secondo uomo più ricco del mondo, ha una strategia insolita per identificare i migliori talenti durante un colloquio di lavoro. Una domanda semplice, ma sorprendente, può decidere il destino di un candidato.

I colloqui di lavoro sono sempre un momento cruciale per chi cerca un’occupazione. Possono essere fonte di grande stress e incertezza. I candidati devono dimostrare le loro competenze, la loro personalità e la loro capacità di adattamento nel breve arco di un incontro. E se il selezionatore fosse il secondo uomo più ricco al mondo, le aspettative sarebbero ancora più alte. Larry Ellison, fondatore di Oracle, ha rivoluzionato non solo il mondo della tecnologia, ma anche l’approccio per assumere personale.

La sua domanda preferita per valutare i candidati è tanto diretta quanto spiazzante: “Sei la persona più intelligente che conosci?”. Secondo quanto riportato nel libro di Mike Wilson, The Difference Between God and Larry Ellison, questa domanda viene utilizzata per testare non solo la fiducia in sé stessi dei candidati, ma anche il modo in cui percepiscono le proprie capacità. Ellison non cerca semplicemente una risposta affermativa; vuole capire se la persona di fronte a lui ha il coraggio di affermare con convinzione le proprie abilità.

Colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro, la domanda del fondatore di Oracle per valutare i candidati

Roger Bamford, ex ingegnere di Oracle, ricorda che questa domanda spesso metteva i candidati alle strette. Chi rispondeva “sì” dimostrava una sicurezza che Ellison considerava fondamentale per lavorare in un ambiente competitivo e innovativo come Oracle. Chi rispondeva “no” veniva invece sfidato ulteriormente con un’altra domanda: “Allora, chi è la persona più intelligente che conosci?”. Se il candidato aveva un nome pronto, spesso l’azienda si informava su quella persona, nella speranza di assumere qualcuno che potesse portare un valore ancora maggiore.

L’approccio di Ellison ai colloqui può sembrare brutale o persino bizzarro, ma c’è una logica ben precisa dietro la sua strategia. Da anni, i leader aziendali utilizzano domande e test comportamentali per valutare i candidati in modi che vanno oltre il tradizionale “Raccontami di te”. Ad esempio esiste il test del panino al formaggio. Ellison, però, ha perfezionato il suo approccio con una sola domanda capace di smascherare la vera essenza di un candidato in pochi secondi.

Da un lato, questa domanda rivela se il candidato ha una fiducia quasi incondizionata nelle proprie capacità, che può essere un indicatore di potenziale leadership. Dall’altro lato, chi ammette di non essere “il più intelligente” dimostra umiltà e una potenziale apertura all’apprendimento continuo. Tuttavia, non è solo una questione di rispondere correttamente: ciò che Ellison cerca è l’atteggiamento, la prontezza di spirito, e la capacità di gestire situazioni inaspettate – qualità fondamentali per avere successo in un’azienda innovativa come Oracle.

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