La fiction di Rai 1 “Libera” con Lunetta Savino e Matteo Martari divide il pubblico. Nonostante l’apprezzamento per gli attori protagonisti, sui social emergono critiche: ecco perché.
La seconda puntata di Libera, la fiction Rai con Lunetta Savino e Matteo Martari, è andata in onda ieri sera e ha confermato una tendenza già emersa: il pubblico apprezza i protagonisti, ma il resto non convince del tutto. I due episodi, intitolati rispettivamente Veritas laborat saepe, extinguitur numquam e Pacta sunt servanda, hanno visto i protagonisti Libera e Pietro alle prese con il caso della morte di Bianca. I sospetti inizialmente si concentrano su Vanni Rosani, il proprietario dello yacht club dove la giovane lavorava. Dopo essere stato interrogato e aver fatto una rivelazione decisiva sul coinvolgimento di un misterioso mandante, l’uomo viene però trovato morto. Questo nuovo colpo di scena alimenta la trama orizzontale della serie, che cerca di combinare il giallo con elementi drammatici e comici.
Tuttavia, proprio la dinamica narrativa sembra essere anche il principale bersaglio delle critiche sui social. Molti utenti lamentano la prevedibilità delle dinamiche investigative e sottolineano la mancanza di casi legali di puntata più avvincenti. “#Libera si tiene in piedi grazie alla #Savino che dà forza a una trama gialla che rischia di essere prevedibile”, scrive un utente su Twitter/X. Un altro commenta: “Interessante la trama orizzontale, ma trovo le sottotrame deboli e scialbe. Il prodotto non ‘incolla’ lo spettatore”. La mancanza di tensione e il ritmo troppo lento sono altre criticità ricorrenti, evidenziando probabilmente una debolezza nella scrittura e nella struttura narrativa.
Libera, la fiction di Rai 1 non incolla: il problema è nella struttura narrativa
Nonostante la presenza carismatica di Lunetta Savino e Matteo Martari, considerati dai fan il punto di forza della serie, Libera potrebbe faticare a soddisfare le aspettative del pubblico più esigente. Se da un lato gli attori si dimostrano all’altezza, dall’altro la sceneggiatura sembra non riuscire a dare corpo a un prodotto pienamente convincente. Le sottotrame, che dovrebbero arricchire la narrazione, sono giudicate da alcuni utenti come “annacquate” e incapaci di coinvolgere davvero. Un tweet lo riassume così: “Recuperata #Libera. La 11 marzo film, ancora una volta, annacqua tutto, come in #storiadiunafamigliaperbene”.
Anche il ritmo della serie è sotto accusa, con passaggi ritenuti troppo lenti e colpi di scena che non sorprendono davvero. Le aspettative di una fiction investigativa che riesca a fondere dramma, giallo e commedia sembrano non essere soddisfatte appieno. Un commento particolarmente critico afferma: “Mi sta annoiando un po’ #Libera, peccato. Mi piace la Savino, ma la trama è debole”. In definitiva, il vero problema della fiction Rai sembra essere uno solo: l’incapacità di trovare un equilibrio tra la qualità delle interpretazioni e la solidità della trama. Se la scrittura non riesce a offrire casi e svolte narrative all’altezza, nemmeno due attori di talento come Savino e Martari possono salvare completamente il prodotto. Resta da vedere se le prossime puntate riusciranno a risollevare il giudizio del pubblico, o se la fiction rimarrà una promessa mancata.