Lavorare all’estero da infermiere può essere una scelta vantaggiosa per molti, ma quanto si guadagna davvero in Francia? Tra opportunità nel settore pubblico e privato, un’infermiera italiana racconta la sua esperienza professionale e rivela quanto percepisce mensilmente.
Una giovane infermiera italiana, intervistata dal noto infermiere e content creator Ciuffo e l’Infermieristica, ha raccontato la sua esperienza lavorativa in Francia. Un tema importante dell’intervista è stato il compenso mensile, una delle domande più frequenti per chi valuta di trasferirsi all’estero per lavoro. Secondo lo short pubblicato su YouTube, l’infermiera guadagna tra i 1800 e i 1900 euro netti al mese. Questo compenso si riferisce al lavoro nel settore pubblico.
Durante l’intervista, ha infatti spiegato: “Nel privato potrei guadagnare di più, ma nel pubblico ci sono più tutele. Credo che sia una situazione simile a quella dell’Italia”. In ogni caso, questo stipendio sembrerebbe essere superiore alla media italiana per il settore pubblico, ma non necessariamente competitivo rispetto a quello di altri Paesi europei. Tuttavia, le condizioni lavorative offerte in Francia potrebbero essere più equilibrate, un fattore che molte persone considerano prioritario.
Francia, le differenze tra settore pubblico e privato quando si lavora da infermiere
L’intervistata ha spiegato che il settore pubblico offre stabilità contrattuale e garanzie più solide rispetto al privato. Per esempio, ferie, giorni di malattia e sicurezza lavorativa sono regolamentati in modo più chiaro. Questi benefici rendono il settore pubblico una scelta interessante per chi cerca un lavoro stabile e meno stressante. Il settore privato, invece, può risultare più remunerativo. Alcuni infermieri in Francia, lavorando in strutture private o cliniche specialistiche, possono percepire stipendi più alti, specialmente se disposti a turni lunghi o incarichi in zone meno servite. Tuttavia, ciò può comportare un carico di lavoro più intenso e meno tutele legali, una condizione che non tutti sono disposti ad accettare.
Per l’infermiera italiana, la scelta del settore pubblico si basa sul desiderio di un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e personale. Questo aspetto diventa cruciale, specialmente per chi vive lontano dalla famiglia o si trasferisce in una cultura differente. In generale, lavorare in Francia – come infermiera o altro – non è una decisione da prendere alla leggera. Ci sono diversi aspetti da considerare:
- Conoscenza della lingua: Parlare francese è essenziale per comunicare efficacemente con pazienti, colleghi e datori di lavoro.
- Riconoscimento del titolo di studio: Gli infermieri italiani devono ottenere l’equivalenza del diploma. Questo processo può richiedere tempo e documentazione specifica.
- Costo della vita: Lo stipendio, pur competitivo, deve essere valutato alla luce del costo della vita in Francia. Zone come Parigi hanno costi molto più alti rispetto alle aree rurali.
Inoltre, è importante informarsi sulle norme sanitarie francesi e sulle procedure lavorative, che possono differire significativamente da quelle italiane. Insomma, quella di trasferirsi è una scelta che va ponderata con la giusta attenzione.