I colori rosso e nero dominano il guardaroba dei “cattivi” nelle serie e nei film, da Squid Game a La casa di carta. Ma perché questi colori sono così iconici? Ecco come queste tonalità simboleggiano potere, pericolo e ribellione, rendendo i “villain” indimenticabili e affascinanti per il pubblico.
Quando pensiamo ai “cattivi” delle serie tv, spesso li immaginiamo con abiti rosso fuoco o nero intenso. Non è un caso: questi colori hanno un impatto visivo ed emotivo potente. Da La casa di carta, dove i rapinatori indossano tute rosse e maschere di Dalì, a Squid Game, con le guardie in divise fragola, il rosso e il nero sono sinonimo di tensione, mistero e autorità. Ma perché proprio questi colori? Intuitivamente, il rosso è il colore del sangue, della passione e del pericolo. Quando viene utilizzato, cattura subito l’attenzione dello spettatore, creando un senso di urgenza o minaccia. D’altra parte, il nero richiama l’ignoto, il potere e persino la morte (non a caso il front man di Squid Game è completamente nero). Insieme, questi due colori comunicano il carattere ambiguo dei “villain”: pericolosi ma irresistibili, spaventosi ma carismatici.
Questi due colori non dominano solo le serie tv moderne, ma hanno una lunga tradizione anche in altri media. Pensiamo a Darth Vader in Star Wars, che indossa un’armatura completamente nera con dettagli rossi sulla spada laser: un’immagine che incarna il male assoluto e l’autorità. Nei cartoni animati, personaggi come Crudelia Demon di La carica dei 101 e Jafar di Aladdin seguono lo stesso schema. Entrambi vestono di nero e rosso, accentuando la loro natura sinistra e il loro desiderio di controllo.
Squid Game, La casa di carta e tutta la Disney: perché i personaggi malefici indossano il rosso e il nero? Il significato psicologico dei colori
Oltre che in Squid Game, La casa di carta e altre serie e film, anche nei videogiochi i “cattivi” sfruttano questa combinazione cromatica. Basti pensare a Bowser della saga di Super Mario, con il suo guscio nero e le tonalità rosse infuocate dei capelli, o a Sephiroth di Final Fantasy, che mescola il nero dei suoi abiti al rosso delle sue ombre e occhiaie minacciose. In tutti questi casi, i colori non sono solo estetica, ma veri e propri strumenti narrativi per evocare emozioni nello spettatore.
Gli psicologi del colore spiegano che il rosso stimola l’adrenalina e richiama la lotta o la fuga, mentre il nero suggerisce mistero e autorità. Questo rende la combinazione ideale per i “cattivi”, perché crea un equilibrio tra attrazione e repulsione. Indossare rosso e nero non è solo una scelta stilistica, ma una strategia per rafforzare il loro ruolo di antagonisti e catturare l’immaginario collettivo. In conclusione, il successo dei “villain” in rosso e nero deriva dalla loro capacità di rappresentare il lato oscuro dell’umanità, pur mantenendo un fascino quasi magnetico. Non è un caso che questi personaggi rimangano impressi nella memoria degli spettatori, spesso più degli eroi stessi.