Italiana visita un supermercato in Ungheria: “Ho trovato tante cose stranissime, guardate che vendono al posto dello strutto!”

Una content creator italiana esplora un supermercato in Ungheria e scopre curiosità sorprendenti, dai prodotti tipici alle abitudini insolite. Ecco cosa rende unica la spesa qui.

Una semplice visita al supermercato può trasformarsi in un viaggio culturale, come dimostra il video pubblicato su YouTube dalla content creator italiana @unviaggioalmese. Durante il suo soggiorno in Ungheria, ha deciso di esplorare i negozi di alimentari locali e ha documentato alcune delle particolarità più curiose. Tra gli aspetti che hanno subito catturato la sua attenzione, il pane venduto qui è davvero singolare. A differenza di quanto avviene in Italia, dove questo cibo è solitamente avvolto in confezioni sigillate, a Budapest viene lasciato esposto senza protezioni sugli scaffali. E non è questa la cosa ‘peggiore’. L’etichetta adesiva, invece di essere applicata su una confezione, viene direttamente attaccata sulla crosta. Questo dettaglio ha suscitato una reazione mista tra curiosità e perplessità, soprattutto pensando agli standard igienici italiani.

La vera scoperta, però, è arrivata quando la content creator ha trovato un prodotto tipico ungherese che difficilmente si vede nei supermercati italiani: il grasso d’anatra. Questo ingrediente, che in Ungheria sembra essere una presenza comune nelle cucine, sembrerebbe essere utilizzato come alternativa allo strutto per cucinare e insaporire i piatti. Per gli italiani, abituati a considerare lo strutto come una tradizione culinaria consolidata, il grasso d’anatra rappresenta un’interessante differenza culturale. E c’è di più.

Ungheria
Italiana sorpresa da come vendono il pane in Ungheria. Fonte: YouTube @unviaggioalmese

Italiana al supermercato in Ungheria rimane sorpresa da due prodotti in particolare venduti in quantità industriale: ecco quali

Un altro elemento curioso è stato l’abbondante presenza di olio di cocco venduto in grandi vaschette da un chilogrammo. Questo prodotto, utilizzato sia in cucina che per scopi cosmetici, è proposto in quantità decisamente generose rispetto a ciò che si vede nei supermercati italiani. La scelta di formati così grandi sottolinea l’importanza che questo ingrediente ha nelle abitudini culinarie (e forse non solo) degli ungheresi. Ma non è ancora finita qui.

Non poteva mancare, poi, la paprika, simbolo della cucina ungherese. Gli scaffali ne sono pieni, con varianti che spaziano dalla dolce alla piccante, passando per quella affumicata e persino in formato crema. Per un italiano, la quantità e la varietà di paprika disponibili in Ungheria sono sorprendenti e dimostrano quanto questo ingrediente sia radicato nella cultura culinaria locale. Insomma, ancora una volta, le differenze culturali si manifestano anche nei gesti più semplici, come fare la spesa.

Per un’italiana abituata a vedere prodotti confezionati e regole igieniche rigorose, esplorare un supermercato ungherese può sembrare un’esperienza straniante, ma anche estremamente affascinante. Il video di @unviaggioalmese non si limita a mostrare curiosità: invita a riflettere su come il contesto culturale influenzi le scelte quotidiane. Ingredienti come il grasso d’anatra, l’olio di cocco e la paprika raccontano una storia fatta di tradizioni, abitudini e sapori che definiscono l’identità di un Paese.

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