Rocco Schiavone 6, la fiction Rai con Marco Giallini ha un solo difetto: impossibile non notarlo

Rocco Schiavone 6 ha debuttato su Rai 2 con nuovi casi da risolvere e vecchi fantasmi del passato che tornano a tormentare il vicequestore. Ma tra il pubblico c’è chi ha notato un problema…

La sesta stagione di Rocco Schiavone è iniziata con due episodi densi di emozioni e colpi di scena. Il vicequestore, interpretato dall’irreprensibile Marco Giallini, è tornato ad Aosta, ma con un peso sul cuore: ha scoperto che il suo amico Sebastiano è coinvolto nella morte di Marina ed è parte della banda di Mastrodomenico, ora sotto processo a Roma. Nonostante il dolore personale, Schiavone non ha potuto evitare il lavoro. Si è trovato a indagare sulla morte di un giovane in alta montagna, un caso che ha coinvolto tre amici della vittima, apparentemente innocenti ma pieni di segreti. Tra false piste e menzogne ben costruite, il vicequestore ha seguito il suo infallibile intuito per arrivare alla verità.

Ma il ritorno a Roma è stato inevitabile. Schiavone ha affrontato il processo di Mastrodomenico e ha dovuto fare i conti con il proprio passato: Sebastiano, Marina e anche l’ispettrice Caterina Rispoli. Nel frattempo, ai piedi del Monte dei Cocci, è stato trovato un cadavere, e la sua vecchia squadra ha iniziato a indagare. Tra desideri di vendetta e verità difficili da accettare, Schiavone ha dovuto chiudere un altro capitolo della sua vita, consapevole che alcune ferite non si rimargineranno mai.

Il cast ha visto ancora una volta protagonisti Valeria Solarino (Sandra Buccellato), Miriam Dalmazio (Marina) e Claudia Vismara (Caterina Rispoli), ma anche Paolo Bernardini (Italo Pierron), Francesco Acquaroli (Sebastiano), Massimiliano Caprara (Michele Deruta), Christian Ginepro (Mimmo D’Intino) e Lorenza Indovina (Michela Gambino). La regia è stata affidata a Simone Spada, che ha confermato lo stile inconfondibile della serie.

Rocco Schiavone 6, un unico difetto: l’audio mette in difficoltà gli spettatori

Nonostante il grande successo e il coinvolgimento emotivo della storia, diversi telespettatori potrebbero aver riscontrato un problema: l’audio. Alcuni potrebbero aver lamentato sui social la difficoltà nel comprendere i dialoghi, in particolare quelli di Marco Giallini. Il suo tono basso e l’uso frequente del romano stretto potrebbero aver reso difficile la comprensione delle battute, scatenando commenti sui social. Ecco alcune reazioni su Twitter/X:

  • “Ridoppiasse se stesso in studio perché effettivamente si capisce poco.”
  • “In effetti ho notato pure io che Giallini non si capisce tanto quando parla. Ma pensavo che fosse solo una mia impressione.”
  • “Quando spremi una serie succede questo: sceneggiatura pessima, regia mediocre, dialoghi puerili e casi risolti in 20 minuti… Giallini non si capisce! #roccoschiavone”
  • “Niente, Giallini non se capisce più #RoccoSchiavone”
  • “Io non capisco cosa dice Giallini… gli altri, invece, sì #RoccoSchiavone”
Rocco Schiavone 6
Commenti a Rocco Schiavone 6 su Twitter/X

Un piccolo difetto – secondo alcuni – per una serie che continua a tenere incollati gli spettatori allo schermo. Riuscirà la produzione a intervenire per migliorare questo aspetto? Per il momento, i fan restano fedeli al loro burbero vicequestore, anche se potrebbero avere qualche difficoltà nell’ascolto.

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