Riccardo Cocciante, la confessione: “Io molto diverso da Antonello Venditti e Francesco De Gregori, vi dico perché”

Riccardo Cocciante in una recente intervista ha parlato della sua carriera e spiegato perché sia stato in passato molto diverso da Antonello Venditti e Francesco De Gregori: le sue parole.

Riccardo Cocciante è senza dubbio una delle voci più iconiche della musica italiana. La sua carriera, che ha attraversato decenni e generazioni, è caratterizzata da una profonda ricerca artistica, che lo ha portato a esplorare sonorità nuove e a creare successi indimenticabili. Con un repertorio che spazia dalla canzone d’autore alle grandi produzioni internazionali come il musical “Notre-Dame de Paris”, è un artista versatile, capace di emozionare sia con le sue ballate romantiche sia con le sue opere teatrali.

Nato a Saigon da madre francese e padre italiano, Cocciante ha sempre mostrato una spiccata sensibilità per le sfumature emotive e culturali, un tratto distintivo che si riflette nella sua musica. Il suo debutto discografico avviene nei primi anni ’70, ma è con l’album Anima del 1974 che si fa notare dal grande pubblico. Tuttavia, come ha raccontato recentemente in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, l’inizio di questa fase della sua carriera non è stato affatto semplice.

Riccardo Cocciante, la rivelazione su Venditti e De Gregori: “Non c’entravo nulla con loro”

Nel corso dell’intervista, Cocciante ha ricordato che Anima, un disco particolarmente impegnativo e profondo, fu inizialmente bocciato dall’industria discografica. Si trovava in un momento critico, non sapendo quale direzione prendere per il futuro. Fu in quel periodo che gli venne proposto di partecipare a un concerto insieme ad Antonello Venditti e Francesco De Gregori, due cantautori già affermati nel panorama musicale italiano. Cocciante decise di accettare e il risultato si rivelò inaspettato.

“Mi trovai in mezzo ad Antonello e Francesco e loro erano diversi da me, non c’entravo nulla con loro” ha affermato Cocciante, sottolineando come il suo stile e il suo approccio alla musica fossero profondamente differenti rispetto ai colleghi. Mentre Venditti e De Gregori erano legati a tematiche sociali e politiche, Cocciante si considerava un “contestatore a modo suo”, distante dalle istanze politiche di quegli anni. Questa differenza, tuttavia, fu la sua forza. Il concerto in quella piccola sala rappresentò un punto di svolta, attirando l’attenzione del produttore Ennio Melis della RCA, che decise di pubblicare Anima, segnando l’inizio di un’ascesa straordinaria.

Riccardo Cocciante
Riccardo Cocciante

Riccardo Cocciante ha continuato a distinguersi per la sua capacità di raccontare emozioni universali con una voce potente e unica, capace di toccare le corde più intime dell’animo umano. Tra i suoi brani più celebri ricordiamo “Bella senz’anima”, “Margherita” e “Se stiamo insieme”, canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana. Ma il suo successo non si è limitato al mondo della canzone d’autore: i suoi musical sono veri e propri capolavori che vale la pena conoscere.

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