Cosa rende le nonne italiane così speciali? La risposta in un film Netflix

Il film Nonnas ci ricorda, con leggerezza e profondità, che in un mondo che cambia in fretta, le nonne sono un punto fermo – e spesso, un punto di ripartenza.

Nel nuovo film Netflix Nonnas, Vince Vaughn interpreta Joe, un uomo in crisi che, per ritrovare senso e calore umano, apre a Staten Island un ristorante dove in cucina regnano le nonne italiane. L’idea – ispirata alla vera storia dell’Enoteca Maria – parte da un’intuizione semplice quanto geniale: chi meglio di una nonna sa nutrire non solo lo stomaco, ma anche l’anima?

La commedia, dolce e ironica, va oltre il cliché della nonna con il grembiule e la lasagna: racconta un legame intergenerazionale profondissimo che, in Italia, ha radici antiche e sociologicamente uniche.

La nonna italiana: affetto, autorità e archiviazione della memoria

Secondo la sociologa Chiara Saraceno, la nonna in Italia non è solo una figura familiare. È una presenza affettiva ma anche operativa, un perno che regge molte famiglie da dietro le quinte: «Nelle società dove lo Stato sociale è debole, come in Italia, i nonni – e soprattutto le nonne – diventano un supporto fondamentale per l’organizzazione quotidiana: cura dei nipoti, aiuto economico, gestione della casa».

Uno studio ISTAT del 2023 conferma: oltre il 60% dei nonni italiani partecipa attivamente alla vita familiare dei propri nipoti, soprattutto nelle prime fasi della crescita. Ma non si tratta solo di babysitter: la nonna è anche trasmissione culturale, mediatrice linguistica, detentrice della memoria familiare.

Tra mito e realtà: l’archetipo della “nonna mediterranea”

Il film Nonnas gioca con l’archetipo della “nonna italiana” vista dall’estero: forte, calorosa, instancabile in cucina, sempre pronta con un consiglio (o una minaccia affettuosa). E se da un lato questa immagine ha basi reali, dall’altro rischia di semplificare una figura che, come nota la psicologa Laura Pigozzi, ha anche un ruolo psicologico profondo: «La nonna non è più genitore ma non è ancora solo spettatrice. Il suo spazio affettivo è unico: può dare senza dover educare, può ascoltare senza imporre. In una società frenetica, incarna il tempo della cura e della presenza gratuita».

In psicoanalisi, la nonna è spesso vista come guardiana dell’identità familiare, simbolo di continuità tra passato e presente. In un’epoca di incertezza, questo ruolo diventa ancora più centrale.

Cucina, identità, comunità

Nel film, ogni “nonna” porta con sé una ricetta, una lingua, una storia. Calabria, Sicilia, Veneto: l’Italia scorre nei sughi e nei gesti. È un’idea che trova riscontro anche negli studi antropologici: il cibo è uno degli strumenti principali con cui le nonne italiane trasmettono identità. Come osserva l’antropologa Amalia Signorelli, «le ricette delle nonne non sono solo gastronomia: sono narrazione orale, sono geografia emotiva».

Quello che colpisce in Nonnas è come la cucina diventi un veicolo di riconciliazione culturale. Le nonne non cucinano solo per i nipoti, ma per un’intera comunità, creando connessioni che vanno oltre la famiglia biologica. Eppure, come sottolineano molte esperte, la figura della nonna è spesso data per scontata. Nonostante la sua centralità, raramente le donne anziane sono al centro della narrazione pubblica. Il film Nonnas ha il merito di cambiare prospettiva: mette le nonne davanti alla camera, non dietro, non come comparse, ma come protagoniste.

Lascia un commento