L’abitudine notturna che condividi con il 60% degli italiani ma che sta danneggiando il tuo corpo silenziosamente

Perché dormiamo con la TV accesa? Il lato psicologico (e i rischi) di un’abitudine più comune di quanto pensi

Confessalo: anche tu, almeno una volta, sei crollato davanti alla TV lasciandola gracchiare tutta notte. O forse sei tra quelli che non riescono proprio ad addormentarsi senza il sottofondo rassicurante di una sitcom che hanno già visto mille volte. Tranquillo, non sei l’unico! Questo comportamento, apparentemente bizzarro, nasconde meccanismi psicologici affascinanti che rivelano molto sulla nostra mente.

Secondo la National Sleep Foundation, circa il 60% degli adulti guarda regolarmente la TV prima di dormire, e il 25% si addormenta effettivamente con la televisione accesa. In Italia, le percentuali sono simili, con circa il 22% delle persone che ammette questa abitudine regolare.

Ma perché così tante persone trovano confortante addormentarsi con il bagliore bluastro dello schermo che illumina la stanza? E quali sono i reali effetti sul nostro riposo?

La psicologia dietro lo schermo notturno

Il bisogno di compagnia

Per molte persone, specialmente chi vive da solo, la televisione rappresenta una “presenza sociale surrogata”. La voce umana e il senso di attività che proviene dalla TV riduce la sensazione di isolamento, creando l’illusione di avere qualcuno vicino. Gli psicologi chiamano questo fenomeno “interazione parasociale” – l’illusione di una relazione con persone che appaiono nei media, che nel contesto del sonno può risultare sorprendentemente rassicurante.

Rumore bianco emotivo

La TV funziona anche come una forma di distrazione cognitiva – un modo per spegnere i pensieri intrusivi che emergono quando siamo soli con la nostra mente nel silenzio notturno. Il cervello umano ha difficoltà a fermarsi completamente, e la televisione fornisce una distrazione sufficientemente leggera per permettergli di rilassarsi senza affrontare pensieri stressanti o ansiogeni.

La routine e il condizionamento

Il nostro cervello adora le routine, e molte persone hanno semplicemente condizionato il proprio organismo ad associare il suono della televisione con il momento di addormentarsi. È un classico condizionamento comportamentale: se per anni ti sei addormentato con la TV accesa, il tuo cervello ha imparato ad associare quello stimolo con l’inizio del sonno, creando una vera e propria dipendenza.

Cosa succede al cervello quando dormiamo con la TV accesa

Il cervello non si spegne come un interruttore durante il sonno. Continua a elaborare stimoli ambientali, inclusi quelli audiovisivi, anche se non ne siamo consapevoli.

La luce blu emessa dagli schermi televisivi può sopprimere la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Questo può causare difficoltà ad addormentarsi, riduzione del sonno REM (la fase in cui sogniamo), risvegli notturni più frequenti e un sonno complessivamente meno ristoratore.

I cambiamenti improvvisi nel volume sonoro, come quelli delle pubblicità o di scene particolarmente dinamiche, possono provocare micro-risvegli di cui non siamo consapevoli, ma che frammentano la qualità del nostro riposo. Inoltre, il cervello può incorporare elementi sonori della TV nei nostri sogni, influenzando il contenuto onirico in modi che nemmeno immaginiamo.

Chi tende a dormire con la TV accesa?

Le persone ansiose

Chi soffre di disturbi d’ansia o ha una mente particolarmente “iperattiva” spesso trova che la televisione aiuti a interrompere il ciclo di pensieri preoccupanti. Per alcuni pazienti con disturbo d’ansia generalizzato, la TV funziona come una forma di auto-medicazione non farmacologica, fornendo una distrazione costante che impedisce alla mente di fissarsi su preoccupazioni e paure.

Chi vive solo

Le persone che vivono da sole tendono maggiormente a cercare una forma di “compagnia virtuale” nella televisione notturna. Questa abitudine è particolarmente diffusa tra single e anziani che trovano nella TV un surrogato di interazione sociale nelle ore notturne, quando la solitudine può farsi sentire più intensamente.

I “revenge bedtime procrastinators”

Un fenomeno recente identificato dagli psicologi è la “revenge bedtime procrastination” (procrastinazione vendicativa dell’ora di andare a letto): persone che rimandano deliberatamente il momento di coricarsi per recuperare un senso di controllo sul proprio tempo, soprattutto dopo giornate stressanti. Per loro, guardare la TV fino a tardi diventa una forma di ribellione contro i vincoli della vita quotidiana, un “tempo rubato” che sentono di meritare.

I rischi concreti per la salute

Dormire con la TV accesa non è solo una questione di preferenza personale, ma può avere conseguenze concrete sulla salute. Uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine ha trovato una correlazione tra l’esposizione alla luce artificiale durante il sonno e l’aumento di peso. Le donne che dormivano con la TV o altra fonte luminosa accesa avevano il 17% in più di probabilità di aumentare di 5 kg nell’arco di 5 anni.

La luce notturna può interferire con il metabolismo, alterando la produzione di ormoni come la leptina e la grelina, che regolano fame e sazietà. E non dimentichiamo l’impatto sulle relazioni: molte coppie riportano conflitti quando un partner non riesce a dormire senza la TV mentre l’altro trova impossibile riposare con luci e suoni.

  • Riduzione della qualità del sonno
  • Aumento del rischio di disturbi metabolici
  • Possibili effetti negativi sulle relazioni
  • Dipendenza comportamentale difficile da interrompere

Alternative più sane per migliorare il sonno

Se ti riconosci in questa abitudine e vuoi provare a cambiarla, esistono diverse strategie efficaci. Puoi iniziare passando gradualmente dalla TV a solo audio: abbassa prima la luminosità dello schermo al minimo, poi passa a podcast o audiolibri, che non emettono luce blu e hanno un volume più costante.

Gli apparecchi che generano rumore bianco, rosa o marrone sono un’alternativa molto più salutare rispetto alla televisione. Il rumore costante può mascherare i suoni disturbanti e creare un ambiente sonoro uniforme, ideale per il sonno, senza le variazioni improvvise di volume o gli stimoli visivi della TV.

Gli esperti del sonno suggeriscono anche di stabilire una routine regolare prima di dormire. Attività rilassanti come leggere un libro, fare un bagno caldo o praticare tecniche di respirazione possono sostituire efficacemente la televisione come rituale pre-sonno, segnalando al cervello che è ora di rilassarsi.

Dormire occasionalmente davanti alla TV non è probabilmente motivo di preoccupazione. Tuttavia, quando diventa un’abitudine quotidiana da cui non riusciamo a staccarci, potrebbe essere il momento di riconsiderare il nostro rapporto con questa pratica. Il sonno è un pilastro fondamentale della nostra salute, tanto quanto l’alimentazione e l’esercizio fisico, e merita di essere protetto con la stessa attenzione.

La prossima volta che ti ritroverai a cercare il telecomando nel buio della camera da letto, ricorda che quella che sembra una innocua abitudine potrebbe rivelare bisogni psicologici più profondi – e forse il vero relax non si trova in un telecomando, ma nella capacità di trovare pace nel silenzio della notte.

Cosa ti spinge a dormire con la TV accesa?
Evito il silenzio
Mi sento meno solo
È la mia routine
Distraggo i pensieri
Non riesco a dormire senza

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