Hai mai sognato di parlare con chi non c’è più? Il 60% delle persone lo fa e la psicologia spiega perché accade

Hai sognato di parlare con una persona che non c’è più? Ecco cosa vuol dire secondo la psicologia

Ti sei mai svegliato con il cuore in gola dopo aver sognato di parlare con qualcuno che hai perso? Quella sensazione di confusione mista a commozione, dove per un momento sembrava tutto così reale che avresti giurato di averlo davvero incontrato. Numerosi studi confermano che sognare persone defunte è un fenomeno molto comune tra chi ha subito un lutto. Il ricercatore Joshua Black, dell’Università di Brock, ha rilevato che circa il 60% delle persone in lutto riferisce di aver sognato almeno una volta la persona scomparsa. Questi sogni vengono chiamati grief dreams nella letteratura scientifica.

Ma cosa significa davvero quando la nostra mente ci regala questi incontri notturni? La psicologia ha delle risposte che possono offrire conforto e una prospettiva di elaborazione.

Il cervello che non sa dire addio

Il nostro cervello è una macchina sofisticata e fortemente legata all’abitudine. Le neuroscienze mostrano che le memorie emotive, soprattutto legate a persone significative, possono rimanere molto attive anche dopo la perdita. Il neuroscienziato Antonio Damasio ha descritto la persistenza delle tracce emotive nel cervello, che possono influenzare il contenuto dei sogni anche a distanza di tempo dalla perdita. Questi ricordi emotivi tendono a riaffiorare, in particolare nelle fasi di sonno REM, quando le difese razionali sono abbassate e i vissuti possono emergere con maggiore forza.

I diversi tipi di sogni con i defunti

Gli psicologi hanno identificato diverse tipologie di sogni con persone care defunte. Una rassegna di studi ne distingue almeno quattro categorie principali che ci aiutano a comprendere meglio questo fenomeno:

  • Sogni di ricongiungimento: la persona appare serena e comunica messaggi di conforto. La psicologa Deirdre Barrett di Harvard ha osservato che questi sogni esprimono un bisogno di chiusura emotiva
  • Sogni di guida: la persona defunta offre consigli, spesso nei momenti di difficoltà o incertezza
  • Sogni di elaborazione: il soggetto rivive momenti condivisi o affronta temi rimasti irrisolti, il che aiuta a processare il lutto
  • Sogni di presenza: la persona è avvertita come presente, anche senza comunicazioni verbali, portando spesso conforto

Cosa dice la scienza del lutto

La ricerca della psicologa Nigel Field ha dimostrato che sognare persone defunte è un elemento normale nell’elaborazione del lutto, spesso associato a processi di adattamento e integrazione della perdita. Non indica incapacità di “andare avanti”, ma al contrario può segnalare un’elaborazione sana.

Il modello delle “quattro fasi del lutto” di William Worden prevede tra i compiti del lutto anche la “rielaborazione della relazione con la persona scomparsa”, che può avvenire anche attraverso i sogni. Questi momenti onirici aiutano a elaborare sentimenti non risolti, trovare pace con la perdita, mantenere un senso di connessione non patologico e ricevere un permesso simbolico di continuare a vivere.

Il ruolo dell’inconscio nella guarigione

Freud interpretava questi sogni come espressione di desideri inconsci o conflitti irrisolti. Carl Jung vedeva i sogni come un tentativo dell’inconscio di raggiungere un nuovo equilibrio dopo una perdita. Secondo Jung, i sogni con i defunti possono rappresentare la necessità di integrare la loro memoria nella nuova identità dopo il lutto.

La psicologa Rubin Naiman ha definito questi sogni come una “terapia notturna”, in cui l’inconscio aiuta a rielaborare il trauma e l’emozione con maggiore libertà rispetto allo stato di veglia. È come se il nostro cervello sapesse esattamente di cosa abbiamo bisogno per guarire.

Quando questi sogni diventano particolarmente intensi

La ricorrenza o l’intensità di questi sogni può essere influenzata da trigger specifici. Gli anniversari e date significative spesso riattivano il ricordo onirico della persona, poiché la memoria emotiva legata a momenti particolari si risveglia. Anche i periodi di stress o cambiamento possono scatenare questi sogni: situazioni di vulnerabilità riaccendono il desiderio di vicinanza e supporto.

Sorprendentemente, anche i momenti di gioia possono stimolare sogni, come se si volesse condividere la felicità con chi non c’è più. Infine, le decisioni importanti spesso fanno riaffiorare il ricordo di una guida o mentore nei sogni, proprio quando siamo chiamati a fare scelte difficili.

I sogni premonitori: fake news da sfatare

Molte persone credono di aver avuto sogni premonitori collegati alla morte di qualcuno. Tuttavia, la ricerca scientifica non supporta l’esistenza di sogni premonitori nel senso soprannaturale del termine. Lo psicologo Richard Wiseman ha dimostrato che la nostra memoria selettiva tende a ricordare solo le coincidenze che si avverano e a dimenticare i sogni che non trovano alcun riscontro nella realtà.

Si tratta di una di quelle credenze popolari che non ha alcun fondamento scientifico: il nostro cervello tende a notare e ricordare solo le “coincidenze” che confermano le nostre aspettative, ignorando tutti i sogni che non si sono mai realizzati.

Il potere terapeutico di questi sogni

Secondo la psicologa Jennifer Shorter, molte persone riportano reali benefici dai sogni con i defunti. La riduzione dell’ansia legata alla perdita è uno degli effetti più comuni, insieme a una maggiore accettazione della morte e una sensazione di chiusura emotiva. Spesso diminuisce anche il senso di colpa, mentre migliora l’umore generale.

Questi sogni sembrano avere un effetto quasi catartico, permettendoci di elaborare emozioni che durante la veglia potrebbero risultare troppo intense o difficili da gestire. È come se il nostro inconscio ci offrisse uno spazio sicuro per affrontare il dolore.

Tecniche per favorire sogni positivi

Non esistono tecniche scientificamente validate per “indurre” sogni specifici, ma alcune pratiche favoriscono una maggiore consapevolezza onirica. Prima di dormire, concentrarsi su ricordi positivi della persona può aiutare a orientare i contenuti onirici verso esperienze più serene.

Tenere un diario dei sogni è un’altra strategia utile: scrivere i sogni appena svegli favorisce la memoria onirica e aiuta a individuare pattern ricorrenti. Anche esprimere un’intenzione prima di addormentarsi può funzionare: manifestare il desiderio di vedere la persona in sogno è una tecnica nota come “dream incubation” che, sebbene aneddotica, è stata esplorata nella ricerca sulla creatività onirica.

Quando chiedere aiuto

Sognare persone defunte è normale, ma può diventare problematico se associato a incubi ricorrenti che disturbano il sonno, paura di addormentarsi, aumento della tristezza o del senso di colpa, o difficoltà a distinguere tra sogno e realtà. In questi casi, rivolgersi a uno psicologo specializzato in lutto è raccomandato e può fare la differenza nel processo di elaborazione del dolore.

Il significato culturale e personale

Il significato dei sogni con i defunti varia ampiamente in base alla cultura. La ricerca antropologica di Jayne Gackenbach ha raccolto interpretazioni culturali molto diverse, alcune delle quali attribuiscono ai sogni uno scopo curativo o spirituale.

Quello che conta davvero è il significato personale che attribuisci al sogno: se ti dona conforto, accoglilo; se ti fa stare male, riconosci che si tratta di un processo naturale di elaborazione delle emozioni. Non c’è un modo giusto o sbagliato di vivere questi sogni.

Una prospettiva di speranza

Sognare persone che abbiamo perso è uno dei modi più naturali in cui il nostro cervello elabora il lutto e mantiene viva la memoria di chi abbiamo amato. È la prova che le persone importanti lasciano un’impronta indelebile nella nostra psiche, e che in qualche modo continuano a far parte della nostra vita attraverso i ricordi e le emozioni che hanno lasciato in noi.

La prossima volta che ti svegli dopo uno di questi sogni, invece di chiederti se “significa qualcosa”, prova a chiederti semplicemente: “Come mi fa sentire?” Spesso, la risposta a questa domanda è tutto il significato di cui hai bisogno per comprendere il valore di questi incontri notturni.

Ricorda: il tuo cervello sa come prendersi cura di te, anche quando dormi. E a volte, la cura migliore è semplicemente permetterci di incontrare ancora una volta, anche solo in sogno, le persone che hanno reso la nostra vita più ricca e significativa.

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