Amadeus, la strategia della Rai per ‘cancellarlo’ definitivamente: manca solo questo passo

Amadeus è uno dei volti più amati della televisione italiana, ma la sua recente avventura su Discovery non sembra essere partita col piede giusto. La Rai, poi, potrebbe aver in serbo un’ulteriore strategia per ‘eliminarlo’ dalla memoria collettiva: ecco l’ultimo passo da fare.

Il nuovo programma di Amadeus sul Nove, Chissà chi è, trasmesso in access prime time, non ha ottenuto nelle prime puntate numeri eclatanti. Ad esempio ieri ha interessato solo 741.000 spettatori con uno share del 3.6%. Un risultato decisamente lontano dai trionfi cui il conduttore ci ha abituati negli anni. Ovviamente ciò non ha intaccato la sua reputazione presso il grande pubblico. La sua figura rimane comunque stimata e rispettata, un simbolo della professionalità televisiva italiana.

Il calo negli ascolti del suo nuovo format, però, solleva interrogativi sul futuro del conduttore. La sfida di Chissà chi è non è stata facile e, come spesso accade quando si esce da una “comfort zone” consolidata, la transizione verso nuovi orizzonti televisivi richiede tempo per trovare il proprio pubblico. Il passaggio a Discovery rappresenta una scelta coraggiosa per Amadeus, ma non esente da rischi, soprattutto in un panorama competitivo come quello italiano. Intanto la Rai potrebbe essere impegnata in un’altra sfida, altrettanto coraggiosa e complessa: trovare un modo per far diventare l’ex conduttore di Affari Tuoi un ricordo, un nome legato al passato del servizio pubblico e non più al presente. 

Amadeus e la Rai: un capitolo chiuso? Ecco le strategie messe a punto dalla televisione di Stato per far sì che sia così

Per la Rai, far dimenticare Amadeus e far sì che il pubblico lo consideri un capitolo chiuso non sarà una passeggiata. L’unica via possibile è attraverso questo passo, un’impresa titanica: mantenere i numeri da capogiro ottenuti dal conduttore alla guida di Sanremo. Le ultime edizioni del Festival sotto la sua conduzione hanno infranto record di ascolti, superando spesso il 50% di share e creando un hype che ha coinvolto milioni di italiani, di tutte le età.

Per ‘cancellare’ definitivamente il ricordo di Amadeus, la Rai dovrà riuscire a mantenere standard altrettanto alti, specialmente con il programma di punta come Sanremo, che rappresenta l’evento televisivo per eccellenza nel Paese. Il nuovo Festival sarà nelle mani di Carlo Conti, il quale dovrà raccogliere l’eredità lasciata dal suo predecessore, evitando di stravolgere un format che, sotto la gestione passata, è stato considerato da molti pressoché perfetto.

Amadeus
Amadeus

Per ora, la Rai ha saputo mantenersi stabile anche senza Amadeus. I conduttori che lo hanno sostituito sembrano funzionare (ad esempio Stefano De Martino con Affari Tuoi) e le previsioni per il Capodanno non destano preoccupazioni. Tuttavia, la vera prova sarà Sanremo. Se Conti riuscirà a replicare il successo delle ultime edizioni, mantenendo un livello di ascolti vicino al 50% di share, allora la Rai potrà considerare la sua missione compiuta. Tuttavia, qualora Sanremo non dovesse confermare le aspettative, l’ombra di Amadeus continuerà a essere presente, ricordando al pubblico i suoi trionfi e la sua capacità di rendere ogni edizione del Festival un evento imperdibile.

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