Un uomo ha recentemente condiviso la sua singolare esperienza culinaria in una trattoria di Roma, a pochi passi dall’Ospedale San Pietro, scatenando un acceso dibattito sui social. La sua recensione, pubblicata in un gruppo Facebook dedicato alla scoperta di locali economici e di qualità, ha attirato l’attenzione non tanto per il prezzo del conto – che si è rivelato piuttosto contenuto – quanto per la presenza di un bizzarro doppio menù.
Un recensore che resterà anonimo per rispettarne la privacy, ha descritto su un gruppo Facebook dedicato a locali dove si mangia bene e si spende poco, un suo pranzo a Roma come una piacevole esperienza in un ambiente informale, con piatti semplici ma gustosi e prezzi che si prestano a una clientela alla ricerca di un buon pasto senza spendere troppo. Ecco cosa ha ordinato: acqua, mezzo litro di vino bianco della casa (definito “dimenticabile”), polpo con patate, che ha valutato come “buono”, rigatoni alla boscaiola giudicati “onesti” e verdure grigliate, tra cui zucchine, melanzane e cipolle, ritenute “ottime”.
Per tutto ha speso 26,50 euro, un prezzo che ha definito giusto, se non vantaggioso, per la qualità e la quantità delle portate. Fin qui, nulla di strano. Ma è stato il menù del locale a scatenare il vero scalpore. Oltre ai piatti consumati, l’uomo ha pubblicato delle foto del ristorante, tra cui una che ha lasciato molti perplessi: il menù del locale, diviso in due sezioni distinte, offriva sia piatti della cucina italiana che cinese. Si passava da classici italiani come i rigatoni alla boscaiola e il polpo e patate, a piatti tipici della cucina cinese, come il riso alla cantonese e il pollo al curry.
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Questo mix culinario ha sollevato numerose domande tra i membri del gruppo Facebook. Alcuni hanno apprezzato la versatilità del ristorante, vedendo nella doppia offerta un vantaggio per chi è indeciso o per gruppi di persone con gusti diversi. Altri, invece, hanno espresso dubbi sulla capacità del locale di eccellere in entrambe le cucine: come può una trattoria tradizionale saper cucinare altrettanto bene sia la cucina italiana che quella cinese? La qualità può davvero essere garantita su entrambi i fronti?
“Mi sembra fantastico, posso finalmente andare con i miei amici amanti della cucina cinese mentre io mi godo una buona pasta alla carbonara!” ha scritto un utente entusiasta. C’è chi, al contrario, è stato più scettico. “Sono sempre diffidente dei ristoranti che fanno troppo. Come possono mantenere alta la qualità se offrono due cucine completamente diverse?”. Alcuni hanno poi sottolineato come possa essere insolito per una trattoria tradizionale italiana cimentarsi con la cucina asiatica.
Indipendentemente dalle opinioni sul menù, la maggior parte degli utenti si è trovata d’accordo su un punto: il prezzo era decisamente competitivo, soprattutto considerando la zona di Roma in cui si trova il ristorante. Per 26,50 euro, l’anonimo recensore ha potuto godere di un pasto abbondante, includendo anche vino e contorno, in un ambiente che ha definito “informale” ma accogliente.