Acquistare un pacchetto bevande durante una crociera sembra un’idea conveniente, ma spesso si rivela una spesa inutile. Un esperto spiega perché molti viaggiatori finiscono col rimpiangere questa scelta. Analizzeremo i trucchi delle compagnie e le situazioni in cui, davvero, un pacchetto bevande potrebbe essere vantaggioso. Ma attenzione ai dettagli.
Secondo l’esperto Gary Bembridge che fornisce sempre contenuti interessanti sul suo canale YouTube Tips for Travellers, acquistare un pacchetto bevande per una crociera di sette notti può facilmente far lievitare il budget di viaggio di oltre 1.000 dollari. Nonostante le compagnie promuovano questi pacchetti come “un’offerta imperdibile”, spesso rappresentano un vantaggio più per loro che per i passeggeri. Perché? Le crociere sono aziende, e se spingono così tanto su questo prodotto, è perché hanno calcolato che generano guadagni superiori rispetto alla vendita delle bevande singole.
Bembridge ha condiviso un caso pratico per svelare i retroscena: il suo amico Richard, pronto a partire per una crociera per celebrare il suo anniversario, aveva quasi acquistato un pacchetto bevande senza pensarci troppo. L’esperto lo ha aiutato a valutare i pro e i contro, e alla fine l’uomo ha evitato una scelta affrettata. Il primo consiglio per il compagno è stato quello di analizzare la sua situazione personale. Per chi ha un’idea chiara del proprio consumo di bevande, utilizzare calcolatori online come quelli di Cruzely o Cruisemummy può essere utile. Questi strumenti permettono di stimare il numero di drink che si pensa di consumare, confrontando il costo totale con quello dei singoli pacchetti disponibili. Tuttavia, l’esperto ha messo in guardia contro una trappola comune: questi calcolatori spesso confrontano solo i pacchetti di fascia alta, ignorando opzioni più economiche o limitate (che invece esistono eccome!).
Crociera, perché non acquistare un pacchetto bevande secondo l’esperto: i dettagli nascosti in un labirinto di regole
Un altro aspetto cruciale è l’itinerario. Richard, ad esempio, aveva scelto una crociera nel Mediterraneo con escursioni lunghe a Roma, Firenze e Cinque Terre. In questi casi, il tempo trascorso fuori dalla nave riduce drasticamente l’utilità di un pacchetto bevande. Al contrario, una crociera con molti giorni di navigazione potrebbe rendere il pacchetto più sensato. Un’altra trappola riguarda le regole di acquisto. Molte compagnie richiedono che tutti i passeggeri adulti nella stessa cabina acquistino lo stesso pacchetto, a meno che uno di loro non scelga un’opzione analcolica. Questo limite può risultare frustrante, specialmente se uno dei passeggeri consuma poco o nulla.
Inoltre, i pacchetti includono un numero massimo di drink al giorno e coprono solo bevande fino a un certo prezzo unitario. Superata questa soglia, bisogna pagare la differenza. Un dettaglio che molti ignorano è che i pacchetti spesso escludono servizi come minibar, servizio in camera e bevande premium, che richiedono ulteriori spese. Ma esistono dunque alternative per evitare di cadere in queste trappole? Certamente.
Alcuni passeggeri possono fare a meno dei pacchetti grazie a vantaggi inclusi nelle tariffe o nei programmi fedeltà. Certe navi da crociera, ad esempio, offrono vino, birra e bibite durante i pasti, mentre altre compagnie includono cocktail gratuiti per i membri di club esclusivi. Un altro trucco è verificare le promozioni “all-inclusive” che combinino magari bevande, Wi-Fi e pasti speciali. Tuttavia, anche in questi casi, è essenziale controllare che le bevande incluse corrispondano alle proprie esigenze. In ogni caso, è consigliabile acquistare i pacchetti in anticipo: molte compagnie offrono sconti significativi, risparmiando fino al 20% rispetto all’acquisto a bordo.