Una donna in crociera comincia a lamentarsi del fatto che non può spostarsi per fumare perché le fa male il ginocchio e non può raggiungere l’apposita area: l’equipaggio sceglie di comportarsi in maniera sorprendente.
Una recente storia condivisa su Reddit ha acceso un acceso dibattito sulla controversa questione del fumo a bordo delle crociere. L’utente che ha pubblicato l’aneddoto ha raccontato di una donna americana che, durante una crociera nel Mar Baltico con Norwegian Cruise Line (NCL), ha causato non pochi grattacapi all’equipaggio e agli altri passeggeri a causa delle sue continue lamentele riguardanti le aree riservate ai fumatori, troppo distanti per lei ‘nelle sue condizioni’.
Il post racconta che la donna, apparentemente infastidita dalle regole che limitavano il fumo solo a specifiche zone della nave, si è ripetutamente lamentata di dover camminare fino all’area fumatori, sostenendo che ciò rappresentava una violazione dell’Americans with Disabilities Act (ADA) poiché soffriva di un problema al ginocchio. La signora ha continuato a protestare, obbligando l’equipaggio a chiamare i superiori per trovare una soluzione. Il risultato? Il personale di bordo ha allestito per lei un’area fumatori privata accanto alla piscina, un’azione che ha sorpreso molti passeggeri e ha generato reazioni forti nella comunità online.
Donna si lamenta perché l’area fumatori in crociera è troppo distante: ecco le reazioni del web, indignazione totale
Il post ha scatenato un’ondata di commenti, molti dei quali critici nei confronti della donna e della sua pretesa. Un utente ha commentato amaramente: “Trovo invariabilmente che la parte peggiore delle crociere siano gli altri passeggeri”. Un’altra persona ha espresso il proprio sdegno, dichiarando: “NCL dovrebbe vergognarsi di averla accolta”. Le opinioni sulla situazione sembrano convergere su un punto comune: la richiesta della donna è stata vista come irragionevole e il suo comportamento non ha trovato molte difese, neppure tra i fumatori.
“Penso che la sicurezza di tutti superi di gran lunga il bisogno di fumare di questa scostumata,” ha scritto un altro utente, evidenziando come la priorità a bordo dovrebbe essere il benessere collettivo, non i desideri individuali. Un altro fumatori, condividendo la propria esperienza personale, ha sottolineato: “Fidati, altri fumatori odiano questo comportamento tanto quanto i non fumatori.” Questo commento riflette il disagio non solo tra chi non fuma, ma anche tra chi condivide la stessa abitudine, evidenziando come non tutti i fumatori si aspettano trattamenti di favore.
L’episodio solleva una questione delicata che va oltre il semplice diritto di fumare a bordo di una nave da crociera. Da un lato, le norme dell’ADA sono state create per garantire pari opportunità e accesso a persone con disabilità, ma dall’altro, c’è il rispetto delle regole di sicurezza e delle esigenze della collettività. In questo caso, la decisione dell’equipaggio di allestire una zona fumatori privata per la donna potrebbe essere vista come un atto di cortesia, ma molti lo considerano un precedente rischioso.