C’è una tipologia di antiparassitari che non è assolutamente indicata per i gatti: ecco quale e perché è potenzialmente letale.
Gli antiparassitari per gatti rappresentano una difesa essenziale contro parassiti esterni come pulci, zecche e pidocchi, responsabili di disturbi cutanei, allergie e, in alcuni casi, di malattie trasmissibili anche all’essere umano. Questi trattamenti proteggono la salute del gatto e contribuiscono a mantenere sicuro l’ambiente domestico. I prodotti più diffusi includono le pipette spot-on, facili da applicare tra le scapole e con un’efficacia che può durare fino a due mesi. I collari antiparassitari, invece, rilasciano gradualmente il principio attivo e garantiscono protezione per diversi mesi. Esistono poi spray, utili ma dalla durata più breve, e compresse masticabili, indicate per i gatti che non tollerano i trattamenti cutanei. Alcuni proprietari preferiscono prodotti naturali, spesso a base di oli essenziali, anche se risultano meno efficaci e adatti soprattutto ai gatti che vivono esclusivamente in casa.
Il trattamento antiparassitario dovrebbe essere effettuato in modo regolare, in particolare nei periodi caldi e umidi, quando l’attività dei parassiti è più intensa. Anche i gatti che non escono all’esterno possono entrare in contatto con parassiti introdotti in casa da altri animali o oggetti contaminati. È importante iniziare la prevenzione fin da piccoli: i gattini possono essere trattati già dalle otto settimane di vita, seguendo attentamente i consigli del veterinario. L’uso corretto dei prodotti richiede attenzione: applicarli seguendo le istruzioni, evitare il contatto con occhi e mucose e controllare eventuali reazioni indesiderate. È fondamentale scegliere prodotti specifici per gatti, poiché alcuni principi attivi destinati ai cani possono essere tossici per i felini. Con un uso consapevole, gli antiparassitari rappresentano uno strumento indispensabile per il benessere del gatto e della famiglia.
Gatti: ecco gli antiparassitari che non dovreste assolutamente dargli
Un errore che alcuni padroni di gatti fanno, e che potrebbe essere decisamente pericoloso per i felini, è quello di somministrare loro l’antiparassitario dei cani. I due antiparassitari sono, infatti, estremamente diversi tra loro, e molti antiparassitari per cani hanno, al loro interno, una sostanza che può avere effetti letali per i gatti. A rivelarlo, è stato un noto medico veterinario, il dottor Francesco Annetta: l’esperto ha, infatti, spiegato che molti antiparassitari contengono la permetrina, cioè un principio attivo che può portare, inizialmente, una sintomatologia neurologica nei felini, e poi li può addirittura portare alla morte. L’esperto ha spiegato che l’effetto della permetrina e degli antiparassitari per cani è sottovalutato, in maniera assolutamente sbagliata: questi possono, infatti, essere pericolosissimi per i gatti.
Il consiglio dell’esperto è, dunque, quello di non fidarsi mai delle persone che suggeriscono di prendere gli antiparassitari dei cani per risparmiare: è pericolosissimo e sbagliato. L’unica eccezione può essere l’antiparassitario studiato sia per i gatti che per i cani: esistono, infatti, alcuni antiparassitari progettati per entrambi gli animali, e che potrebbero, quindi, andare bene per tutti. Prima di acquistare questi prodotti, però, conviene sempre consultare il proprio veterinario, per conoscere le caratteristiche degli antiparassitari stessi.
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