“Ho esplorato l’isola fantasma del Regno Unito dal mio kayak: quello che è successo dopo è stato disturbante”

Scoprire l’isola fantasma del Regno Unito dall’acqua può sembrare un’avventura affascinante. Tuttavia la realtà inquietante di questo luogo ha sorpreso anche gli esploratori più temerari. 

L’estuario del fiume Medway, nel Kent, accoglie una serie di isole piccole e remote. Ognuna di esse cela storie misteriose e atmosfere spettrali. Tra queste, la più celebre è Deadman’s Island. Si tratta di un isolotto coperto di fango che risale al XIX secolo. All’epoca veniva usato come cimitero per le vittime della febbre gialla e di altre malattie contratte a bordo delle navi. In quei tempi, i malati gravi venivano trasportati qui per evitare la diffusione delle epidemie. I decessi erano frequenti. I loro corpi venivano semplicemente sepolti nella fanghiglia, dove il tempo li ha nascosti per secoli.

Recentemente, il fenomeno dell’innalzamento del mare ha iniziato a modificare il paesaggio dell’isola, rivelando antiche bare e scheletri che affiorano in superficie durante la bassa marea. Questo spettacolo funereo ha attratto molti curiosi. Eppure la visita all’isola è strettamente vietata. Nonostante questo, i più avventurosi possono comunque prenotare un’escursione in kayak. È un tour che permette di avvicinarsi al perimetro di questa isola “fantasma”. Con il giusto livello di marea, è possibile scorgere frammenti di legno dei pali tombali che emergono dalla fanghiglia.

“Sono andato nei pressi di Deadman’s Island: è stato agghiacciante”

Durante i suoi tour, Rob Davis, guida turistica, sottolinea che, pur offrendo l’opportunità di scoprire il mistero di Deadman’s Island, una delle principali preoccupazioni è il rispetto della fauna locale. Gli uccelli marini nidificano abbondantemente lungo le sponde fangose. Così, i visitatori vengono invitati a mantenere il silenzio, evitando di avvicinarsi troppo. Le sue traversate – compresa l’ultima che ha fatto – si rivelano sempre cariche di tensione emotiva disturbante. Ogni onda, ogni cresta d’acqua sembrava voler svelare un oscuro segreto celato sotto la superficie.

Isola
Ossa su Deadman’s Island

Il viaggio in kayak di circa due ore intorno all’isola culmina con l’avvistamento di Burntwick Island, il luogo dove le vittime venivano isolate in vita, prima di essere trasportate a Deadman’s per la sepoltura. Il pensiero che sotto la fanghiglia dell’isola possano giacere resti umani a pochi centimetri di distanza fa rabbrividire sempre i visitatori (compreso Rob). Anche chi non vede esplicitamente scheletri durante l’escursione sente la presenza della morte, come se quei resti incombessero proprio sotto i propri occhi, nascosti solo dalla corrente.

Per chi cerca conferme della storia macabra dell’isola, il dottor Paul Wilkinson, archeologo di Swat Archaeology, è uno dei pochi a cui è stata concessa l’autorizzazione per accedere all’isola. Nel 2017, durante una spedizione con la BBC, ha documentato la presenza di ossa umane affioranti e ha osservato un fenomeno agghiacciante: anguille gigantesche che si contorcevano all’interno delle strutture scheletriche. Quando la marea si abbassa, questi pesci restano intrappolate tra le ossa, e i loro movimenti danno l’impressione inquietante che quei corpi siano ancora in qualche modo “vivi”. Wilkinson ha descritto la scena come qualcosa di soprannaturale, un’immagine impossibile da dimenticare.

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