Un piccolo difetto sul passaporto potrebbe rovinare i vostri piani di viaggio in Asia. Anche un danno apparentemente insignificante può costarvi la partenza: ecco cosa è successo e perché conviene fare attenzione.
Per chi sta pianificando un viaggio in Asia prima delle vacanze, è cruciale prestare molta attenzione allo stato del passaporto. Anche i viaggiatori più esperti e meticolosi, quelli che arrivano in aeroporto con largo anticipo e controllano compulsivamente i documenti, possono incappare in problemi imprevisti. Un passaporto in buone condizioni non è solo una formalità: anche un minimo danno o usura può causare il rifiuto dell’imbarco, lasciando l’aspirante viaggiatore con una vacanza rovinata e senza via di fuga.
Una recente storia accaduta a una viaggiatrice britannica, Amy Grundy (@amygrundy7_ su TikTok), mette in guardia tutti coloro che sognano di partire verso mete lontane. L’anno scorso, la donna era pronta a imbarcarsi su un volo da Manchester alla Thailandia, ma è stata bloccata al gate a causa di un difetto apparentemente insignificante: uno strappo su una pagina interna del passaporto, quella destinata a raccogliere i timbri. Nonostante il documento fosse formalmente valido, il danno ha reso il passaporto “non idoneo” agli occhi del personale di controllo. Come ha risolto la giovane?
I rischi di un passaporto danneggiato: controlli e consigli
Per poter partire, Amy ha dovuto affrontare una vera odissea: il primo ufficio disponibile per il rilascio di un nuovo passaporto si trovava a Glasgow, obbligandola a viaggiare fino in Scozia. Alla fine, tra spese extra e tanto stress, è riuscita ad ottenere un nuovo passaporto, ma non prima di aver sborsato una somma di circa 700 sterline. Questa vicenda non è isolata, e infatti molti governi avvertono da tempo i cittadini che un passaporto danneggiato non può essere considerato valido.
Secondo le linee guida britanniche, un passaporto con strappi, pieghe o segni di usura evidenti viene ritenuto “inutilizzabile” per viaggiare. È interessante notare come le autorità abbiano criteri rigidi: ogni documento danneggiato deve essere sottoposto a una verifica approfondita, e se il danno risulta “ambiguo” o sospetto, il proprietario può essere contattato per chiarimenti. Per ottenere un passaporto sostitutivo, inoltre, le autorità devono verificare che il richiedente sia effettivamente il proprietario legittimo e il danno non comprometta l’identità.
Tutto ciò porta a una conclusione importante: non sottovalutate mai lo stato del vostro passaporto, specialmente se la meta è un Paese con controlli d’ingresso severi, come molti Stati asiatici. In questi casi, qualsiasi danno, anche se minuscolo, può costarvi il viaggio e darvi non pochi grattacapi. Chiunque voglia partire deve essere consapevole che anche un piccolo difetto può innescare procedure complicate, con tempi di attesa e costi non indifferenti. Nel caso di Amy, la lezione è stata chiara: non solo ha perso un giorno prezioso, ma ha anche dovuto affrontare una spesa imprevista e un livello di stress elevato, per un dettaglio che sarebbe potuto essere evitato con un semplice controllo preventivo.