Secondo la classifica ufficiale ecco quali sono i tre borghi più belli d’Italia perfetti da scoprire in qualsiasi weekend dell’anno.
L’annuncio della classifica ufficiale 2025 del concorso “Borgo dei Borghi” ha suscitato grande stupore: tra i vincitori non figura alcun borgo campano, contrariamente alle attese di molti appassionati di viaggi. Al contrario, sul podio si impongono località ricche di storia, arte e tradizioni, ognuna capace di raccontare un angolo diverso dell’Italia. Le tre perle che conquistano il titolo sono Militello in Val di Catania, Agliè e Vignanello, tre destinazioni lontane tra loro, accomunate però dall’eleganza dei loro centri storici e dalla vivacità culturale che le anima.
Militello in Val di Catania: l’anima barocca del Sud è al primo posto tra i borghi più belli d’Italia
Nel cuore della Sicilia orientale, Militello in Val di Catania si distingue per il suo straordinario patrimonio UNESCO legato alle città tardo barocche del Val di Noto. Passeggiando tra le sue vie, si resta affascinati dagli scorci architettonici che combinano il rigore geometrico del barocco con i colori caldi della pietra locale. La Chiesa Madre di San Nicolò e Santissimo Salvatore accoglie i visitatori con interni riccamente decorati, mentre nel Santuario di Santa Maria della Stella si respira un’atmosfera raccolta, impreziosita da opere di artisti locali. L’imponente Castello Barresi Branciforte veglia sulle piazze, testimone di epoche diverse, mentre la caratteristica Fontana della Ninfa Zizza incanta per la sua leggenda e la sua forma armoniosa. Tra gli eventi più autentici, la festa della Madonna della Stella rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire i sapori della tradizione siciliana, dalle degustazioni di mostarda di fichi d’India alle danze popolari che animano le serate estive.
Agliè: il fascino sabaudo tra colline e vigneti si posiziona al secondo posto
Spostandosi nel Piemonte, il borgo di Agliè si rivela un gioiello incastonato tra le morbide colline del Canavese. Qui, la storia sabauda prende vita nelle sale del Castello Ducale, dimora storica arricchita da interni sontuosi e da giardini all’italiana che circondano l’edificio come un quadro vivente. La lussuosa Villa “Il Meleto”, residenza del poeta Guido Gozzano, custodisce lettere e poesia, offrendo un ritratto intimo dei mondi letterari e familiari dell’inizio del Novecento. Le chiese di San Gaudenzio e San Grato riflettono la capacità del borgo di unire arte sacra e sobria eleganza, mentre le manifestazioni enogastronomiche celebrano i vini locali, espressione dell’anima agricola di questa terra. Camminando tra le vie lastricate, il visitatore percepisce un senso di tranquillità che solo i piccoli centri piemontesi sanno regalare, dove il tempo sembra scorrere con ritmo diverso, scandito dai ritmi della natura e dai profumi di vigna che si diffondono nell’aria.
Vignanello: medietà e Rinascimento nella Tuscia al terzo posto della classifica
Nel Lazio, immerso nella Tuscia viterbese, Vignanello sorprende per l’armonia tra atmosfere medievali e richiamo al Rinascimento. Al centro del borgo spicca il Castello Ruspoli, con i suoi giardini seicenteschi considerati tra i più belli d’Italia, un luogo dove la natura dialoga con l’architettura monumentale. La Chiesa Collegiata di Santa Maria della Presentazione e la barocca San Sebastiano raccontano la devozione popolare e la ricchezza artistica accumulata nei secoli. Il Palazzo con gli Archi e la porta del Molesino delimitano il perimetro antico, lasciando intuire le trame di vicoli in cui il passato è ancora vivo. Le sagre legate alla tradizione agricola e vinicola sono un’occasione per immergersi nei sapori autentici del territorio, tra degustazioni di vini autoctoni e piatti preparati con materie prime locali.
Questi tre borghi, pur distanti geograficamente, condividono la capacità di coinvolgere i sensi e la mente, offrendo un’esperienza di viaggio intensa e ricercata. La mancanza dei borghi campani in questa edizione del concorso invita a riflettere sulla ricchezza paesaggistica e culturale dell’intera Penisola, dove ogni regione custodisce tesori che meritano di essere scoperti. Che si tratti delle vie animate di Militello, dei cortili regali di Agliè o dei giardini segreti di Vignanello, il 2025 consacra borghi che sanno parlare al cuore del viaggiatore, ricordando che l’Italia più autentica si svela oltre i grandi centri, nei piccoli nuclei che mantengono intatte tradizioni secolari. Non mancano anche le 3 città più visitate d’Italia nel 2025 tutte da scoprire soprattutto in vista dell’estate.