Netflix ti conosce meglio di te stesso: cosa rivelano i film che scegli sempre sulla tua personalità

Perché Scegli Sempre Lo Stesso Tipo di Film? Il Tuo Cervello Ha Già Deciso Per Te

Ti è mai capitato di trovarti davanti a Netflix, con migliaia di opzioni a disposizione, e finire sempre per cliccare sulla solita commedia romantica? O magari sei quello che non può resistere ai thriller psicologici, anche se poi passi la notte insonne? Non preoccuparti, non sei vittima di una mancanza di fantasia: la tua mente sta seguendo meccanismi ben precisi che la psicologia dei media ha studiato per decenni.

Quello che molti non sanno è che la scelta del genere di film o serie TV che guardiamo non è casuale come pensiamo. Dietro ogni maratona di episodi o ogni serata cinema si nasconde un complesso insieme di bisogni emotivi e strategie di regolazione psicologica che rivelano molto sui nostri stati d’animo del momento.

La Psicologia Dietro il Telecomando: Non È Solo Intrattenimento

Secondo la teoria dell’uso e gratificazione sviluppata dai ricercatori Katz, Blumler e Gurevitch negli anni ’70, non scegliamo i media in modo passivo. Al contrario, siamo consumatori attivi che selezionano contenuti specifici per soddisfare bisogni psicologici ben precisi come evasione, identità personale, relazioni sociali e regolazione dell’umore.

La dottoressa Krystine Batcho, psicologa della Le Moyne College specializzata in nostalgia e memoria, ha dimostrato attraverso i suoi studi come le nostre preferenze mediatiche funzionino per regolare il nostro stato emotivo e rinforzare il senso di continuità del sé. In pratica, il nostro cervello cerca istintivamente contenuti che possono aiutarlo a gestire le emozioni del momento.

Ma cosa significa esattamente quando ti ritrovi sempre a guardare lo stesso tipo di contenuto? Preparati a scoprire cosa sta davvero succedendo nella tua mente.

Se Ami le Commedie Romantiche: Stai Cercando Speranza

Chi sceglie sempre commedie romantiche spesso sta attraversando un periodo in cui ha bisogno di credere nell’amore e nella possibilità di lieti fine. Non importa se sei single da anni o in una relazione complicata: questi film funzionano come una dose concentrata di ottimismo.

Studi di neuroscienze come quello di Bartels e Zeki hanno dimostrato che la visione di scene romantiche può attivare circuiti cerebrali simili a quelli coinvolti nell’attaccamento e nella ricompensa sociale. È come se il tuo cervello stesse facendo pratica di felicità, allenandosi a riconoscere e desiderare connessioni positive.

Questo tipo di preferenza rivela che hai un’innata tendenza all’ottimismo, anche nei momenti difficili, e che stai probabilmente attraversando una fase di transizione emotiva. Il tuo cervello sta cercando modelli di relazioni sane da emulare e potresti avere bisogno di più connessione emotiva nella tua vita reale.

Gli Amanti dell’Horror: Master dell’Autocontrollo

Se sei il tipo che non perde mai un film horror, congratulazioni: la scienza dice che hai probabilmente un autocontrollo superiore alla media. La ricerca condotta dal Dr. Mathias Clasen del Recreational Fear Lab dell’Università di Aarhus ha rivelato che chi ama i film dell’horror usa questi contenuti per allenarsi a gestire l’ansia e la paura in un ambiente controllato.

È un po’ come andare in palestra, ma per le tue emozioni. Ogni volta che guardi un horror e sopravvivi psicologicamente, il tuo cervello registra: “Hey, sono riuscito a gestire questa situazione stressante”. Questo rafforza la tua resilienza emotiva nella vita reale, come dimostrato anche dallo studio di Scrivner del 2021 che ha evidenziato come i fan dell’horror fossero più resilienti psicologicamente durante la pandemia di COVID-19.

I fan dell’horror tendenzialmente hanno una soglia di tolleranza allo stress più alta, amano sentirsi in controllo delle proprie emozioni e spesso sono persone che affrontano situazioni difficili nella vita quotidiana, utilizzando la paura come meccanismo di rilascio della tensione.

Dipendenti da Crime e Thriller: Detective del Controllo

Se la tua cronologia di visualizzazione è piena di documentari su crimini reali, procedurali polizieschi e thriller psicologici, la tua mente sta probabilmente cercando di soddisfare un bisogno profondo di comprensione e controllo del caos.

La Dr.ssa Amanda Vicary della Illinois Wesleyan University ha condotto studi specifici su questo fenomeno, scoprendo che le persone attratte dal true crime spesso stanno cercando di comprendere le motivazioni dietro comportamenti estremi per sentirsi più preparate e sicure nella propria vita.

È una forma di problem-solving vicario: il tuo cervello si allena a riconoscere pattern, a collegare indizi e a comprendere la psicologia umana attraverso casi estremi ma sicuri da analizzare dal divano di casa. Questa preferenza indica che hai una mente analitica e ami risolvere puzzle complessi, potresti attraversare un periodo di incertezza e cercare risposte, hai un forte bisogno di giustizia e ordine e usi la comprensione del “male” per sentirti più sicuro nel mondo.

I Fedeli della Fantascienza: Visionari del Futuro

Chi sceglie sempre fantascienza non sta solo cercando evasione: sta esplorando possibilità future e riflettendo sui grandi temi dell’esistenza. Secondo studi come quello di Blackford del 2017, la fantascienza agisce come simulatore cognitivo, permettendo alle persone di esplorare ipotesi sul futuro e sulla società.

La fantascienza funziona come un “simulatore di futuro” che permette al cervello di esplorare scenari ipotetici e di prepararsi psicologicamente ai cambiamenti. È per questo che spesso i periodi di maggiore consumo di sci-fi coincidono con momenti di transizione personale o sociale. Se ami la fantascienza, probabilmente sei una persona che pensa in grande e che ha bisogno di stimoli intellettuali per immaginare possibilità diverse dal presente.

Drama e Storie Intense: Gli Esploratori dell’Anima

Se preferisci sempre film drammatici intensi, serie che ti fanno piangere o storie che esplorano il lato più complesso dell’umanità, stai probabilmente attraversando una fase di crescita emotiva e auto-riflessione.

La ricerca della Dr.ssa Mary Beth Oliver della Penn State University ha dimostrato che chi sceglie contenuti “emotivamente impegnativi” spesso sta cercando significato e profondità nella propria esperienza di vita. Questi contenuti offrono quello che lei definisce “gratificazione eudaimonica” – una forma di soddisfazione che deriva dalla crescita personale piuttosto che dal semplice piacere.

Il Fenomeno del “Comfort Viewing”: Quando Rivedere È Meglio

Ma cosa succede quando non solo scegliamo sempre lo stesso genere, ma addirittura rivediamo gli stessi film o serie all’infinito? Benvenuti nel mondo del “comfort viewing”, un fenomeno psicologico che la pandemia ha reso ancora più evidente.

La Dr.ssa Cristel Russell della American University ha studiato questo comportamento, scoprendo che rivedere contenuti familiari è legato alla ricerca di comfort, sicurezza psicologica e attivazione dei nostri sistemi di attaccamento. È come ritrovare un vecchio amico: sappiamo cosa aspettarci, non ci sono sorprese spiacevoli, e questo ci dà un senso di sicurezza e controllo.

Il comfort viewing è particolarmente comune quando stiamo attraversando periodi di stress o incertezza, abbiamo bisogno di nostalgia e connessione con il passato, cerchiamo un modo per “spegnere” il cervello senza stimoli nuovi o vogliamo sentirci parte di una comunità, anche se virtuale.

L’Effetto “Binge-Watching”: Quando Guardare Diventa Compulsivo

Il binge-watching – guardare episodi su episodi senza sosta – non è solo una questione di trame avvincenti. Secondo la ricerca del Dr. Yoon Hi Sung dell’Università dell’Alabama, questo comportamento è spesso collegato alla compensazione di bisogni insoddisfatti e alla ricerca di gratificazione immediata.

Quando facciamo binge-watching, il nostro cervello rilascia dopamina a ogni cliffhanger risolto, creando un ciclo di gratificazione immediata che può temporaneamente sostituire soddisfazioni mancanti altrove. Non è un caso che i periodi di binge-watching intenso spesso coincidano con momenti di solitudine, noia o evitamento di responsabilità stressanti.

Come Usare Questa Consapevolezza Per Conoscerti Meglio

Ora che sai cosa rivelano le tue preferenze cinematografiche, puoi usare questa informazione come una bussola emotiva. Tieni traccia di cosa guardi per una settimana e chiediti cosa questi contenuti hanno in comune. Stai cercando conforto, eccitazione, riflessione o evasione?

Usa i cambiamenti come indicatori: se improvvisamente cambi genere di preferenza, potrebbe indicare che i tuoi bisogni emotivi stanno cambiando. Passare dalle commedie ai drammi potrebbe segnalare un bisogno di maggiore profondità emotiva. Se ti accorgi di essere bloccato in un pattern, prova deliberatamente qualcosa di diverso. Non per forza ti deve piacere, ma potrebbe offrirti nuove prospettive sui tuoi stati d’animo.

Attenzione però: sebbene sia normale avere preferenze, quando queste diventano troppo rigide potrebbero indicare che stai usando i media per evitare piuttosto che per elaborare emozioni. Se ti accorgi di non riuscire letteralmente a guardare altro o se il tuo consumo mediatico interferisce con altre attività della vita, potrebbe essere utile fare un passo indietro e chiedersi cosa stai davvero cercando di ottenere o evitare.

Il Tuo Telecomando Come Specchio dell’Anima

Le tue preferenze cinematografiche e televisive sono molto di più di semplici gusti personali: sono una finestra sui tuoi bisogni emotivi, sui tuoi meccanismi di coping e sul tuo stato psicologico attuale. Non c’è niente di sbagliato nell’avere preferenze forti, anzi, significa che il tuo cervello sa cosa gli serve.

La prossima volta che ti ritrovi a scrollare Netflix alla ricerca dell’ennesima commedia romantica o del tuo thriller del cuore, ricorda che non stai solo scegliendo un passatempo. Stai facendo una forma sofisticata di auto-cura emotiva, usando il potere delle storie per nutrire parti di te che hanno bisogno di attenzione.

E questo, francamente, è piuttosto geniale. Il tuo cervello sa quello che fa, anche quando tu pensi di star solo procrastinando sul divano. Le ricerche scientifiche lo confermano: ogni scelta mediatica è un piccolo atto di auto-conoscenza e auto-regolazione emotiva che ti aiuta a navigare la complessità della vita moderna.

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