I pensieri persistenti funzionano allo stesso modo. Più cerchi di scacciarli, più tornano, proprio come quel ritornello di una canzone che si ripete all’infinito.
I pensieri negativi sono affermazioni o idee che alimentano sentimenti di ansia, tristezza e insoddisfazione. Si manifestano come pensieri ricorrenti e invadenti, spesso distorcendo la nostra percezione della realtà. Da un punto di vista psicologico, il loro insorgere può essere spiegato attraverso vari meccanismi. Tra questi, il pensiero catastrofico è uno dei più diffusi, in cui gli individui tendono ad ingigantire situazioni negative, anticipando outcome disastrosi anche quando non vi sono fondamenti reali. Allo stesso modo, l’autocritica e il confronto sociale possono contribuire a questa spirale di negatività, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
Perchè i pensieri negativi sono insistenti?
Perché i pensieri negativi ci tormentano e fanno fatica a svanire? La dottoressa Elena Carbone Milano sulla sua pagina Instagram La psicologa volante afferma: “Il cervello ama le ripetizioni, quindi più consideriamo a qualcosa, più la nostra mente lo considera importante e continua a riproporlo. L’ansia alimenta il loop, pertanto se il pensiero ci preoccupa, il cervello lo “ripassa” ancora e ancora, come se volesse trovare una soluzione”.
Di conseguenza accade che più combattiamo quel pensiero, più questo si rafforza, come quando cerchi di non pensare a una canzone e finisci per canticchiarla tutto il giorno. Per interrompere il loop la psicologa consiglia di osservare il pensiero senza combatterlo, poichè è solo un prodotto della mente, non una verità assoluta, riportare l’attenzione al present e sostituire il pensiero con qualcosa di intenzionale. “Come puoi scegliere un’altra canzone da ascoltare, puoi allenarti a dare spazio a pensieri più utili”.
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Come eliminarli
I pensieri negativi possono influenzare significativamente il nostro benessere emotivo e mentale. Per affrontare e ridurre tali pensieri, la psicologia offre una serie di strategie efficaci. Tra queste, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) si distingue come uno degli approcci più praticati. La TCC si basa sul principio che i pensieri, le emozioni e i comportamenti sono interconnessi. Il terapeuta aiuta il paziente a identificare e modificare schemi di pensiero disfunzionali, sostituendoli con pensieri più realistici e positivi. Questo processo richiede tempo e impegno, ma può portare a risultati duraturi nel lungo termine.
Un’altra tecnica utile è la mindfulness, che consiste nell’essere presenti nel momento attuale senza giudicare i propri pensieri. La pratica della mindfulness può aiutare a riconoscere e accettare i pensieri negativi come semplici manifestazioni temporanee, riducendo così la loro capacità di influenzare il nostro stato d’animo. Attività come la meditazione o le semplici esercitazioni di respirazione possono essere integrate nella routine quotidiana, fornendo al corpo e alla mente uno spazio per rilassarsi e liberarsi dall’ansia.
In aggiunta, le tecniche di rilassamento, come il training autogeno e il rilassamento progressivo dei muscoli, possono essere utili per ridurre la tensione e migliorare il benessere generale. Queste tecniche possono essere praticate in qualsiasi luogo e momento, rendendole accessibili anche per chi ha una vita frenetica. Creare un ambiente sereno, lontano da distrazioni, può facilitare in modo significativo il processo di apprendimento e applicazione di queste strategie.