“Sono un esperto di tè: ecco due motivi disgustosi per cui non devi mai berlo a bordo di un aereo”

Se ami il tè, potresti voler saltare la tua consueta tazza in volo. Un esperto del settore svela motivi poco piacevoli che ti faranno riflettere due volte prima di accettare un tè o caffè caldo offerto sull’aereo.

Gli inglesi, tra i principali appassionati di tè al mondo con oltre 100 milioni di tazze consumate ogni giorno, non rinuncerebbero mai a una buona bevanda calda, nemmeno ad alta quota. Eppure, anche i più accaniti sostenitori del tè potrebbero fare un’eccezione quando volano. Secondo Arthur Gautier, esperto di tè, l’acqua usata per il tè e il caffè in volo non è certo al livello di quella che scorre nelle nostre cucine. Essa proviene, infatti, da grandi serbatoi che spesso non vengono puliti con la stessa frequenza e cura di quelli domestici. Ciò solleva alcune preoccupazioni igieniche non indifferenti, soprattutto considerando che non si tratta di una bevanda qualunque: una tazza di tè o di caffè, a queste altitudini, può diventare un piccolo azzardo.

Il problema principale risiede nella manutenzione di questi serbatoi, che non sempre ricevono le attenzioni necessarie. Non è raro, infatti, che restino per lungo tempo senza essere puliti a fondo, il che porta inevitabilmente ad accumuli di residui e batteri. A chi soffre di stomaco sensibile o ha un sistema immunitario delicato, una simile esposizione può provocare disturbi sgradevoli e complicare notevolmente l’esperienza del volo. Questi aspetti, apparentemente secondari, fanno riflettere sulla reale qualità delle bevande calde servite a bordo e sulle loro potenziali conseguenze per la salute. Gautier suggerisce quindi di valutare alternative come acqua imbottigliata o bevande sigillate, che offrono maggiori garanzie igieniche rispetto a quelle preparate con l’acqua di bordo.

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Esperto di tè rivela perché non berlo mai in aereo

Esperto di tè svela perché non berlo mai in aereo: il nauseante motivo

Oltre all’acqua stessa, un’altra preoccupazione è legata alle macchinette utilizzate per preparare tè e caffè sugli aerei. Queste macchine, posizionate spesso nei pressi dei bagni, non vengono sottoposte a pulizia regolare a meno che non si guastino. L’idea che tali dispositivi possano accumulare residui e batteri solleva inevitabili dubbi sull’igiene, considerando anche la loro vicinanza ai servizi igienici. Questa mancanza di pulizia approfondita diventa una vera criticità per i passeggeri che danno priorità alla qualità delle bevande che consumano. Per chi è particolarmente attento alla questione, il suggerimento è semplice: meglio evitare tè e caffè preparati a bordo.

Per chi non vuole rinunciare a una bevanda calda durante il volo, Gautier propone una soluzione creativa ma laboriosa: richiedere acqua calda separata e una bottiglietta d’acqua sigillata. In questo modo, si può preparare il tè con l’acqua in bottiglia, versando solo alla fine l’acqua calda per riscaldare il tutto. Questa soluzione riduce i rischi, ma è decisamente meno pratica rispetto alla tradizionale tazza di tè servita dall’assistente di volo. Inoltre, Arthur fa notare che la stessa esperienza gustativa cambia sensibilmente in alta quota. L’altitudine e la pressione della cabina alterano infatti il senso del gusto, rendendo le bevande meno aromatiche e saporite rispetto al consumo a terra. Un tè caldo, preparato magari con acqua non proprio pulitissima e servito in un ambiente in cui le papille gustative sono meno reattive, potrebbe quindi rivelarsi una clamorosa delusione.

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