Il boom delle serie TV psicologiche: perché amiamo essere spaventati e affascinati secondo gli esperti

Le serie TV psicologiche sono ormai un genere di grande successo, conquistando milioni di spettatori in tutto il mondo.

Dai thriller psicologici come Mindhunter e The Sinner, ai misteri inquietanti come Dark o You, c’è una crescente domanda di storie che esplorano la mente umana, le sue ombre e le sue contraddizioni. Ma cosa c’è dietro a questo boom? Perché amiamo così tanto essere spaventati e affascinati dai contorti giochi psicologici che queste serie propongono?

Un viaggio nell’oscurità della mente umana

Le serie psicologiche offrono una finestra sulla parte più oscura della psiche umana. Esse esplorano le motivazioni, i segreti e le paure più profonde che si nascondono sotto la superficie. Personaggi ambigui, mentalità disturbate e colpi di scena inquietanti sono elementi che affascinano e turbano allo stesso tempo, creando una tensione che ci tiene incollati allo schermo.

Secondo la psicologa e autrice Dr. Anna Grey, “le storie psicologiche ci permettono di esplorare l’ignoto senza rischiare nulla personalmente. È come se entrassimo in contatto con il lato oscuro senza doverne affrontare le reali conseguenze. La paura e l’inquietudine che proviamo sono esperienze simulate, che possiamo controllare.”

La curiosità che proviamo nei confronti delle menti disturbate, come quelle dei serial killer o degli psicopatici, è tanto affascinante quanto pericolosa. Le serie psicologiche ci sfidano a esplorare questi lati più oscuri senza mai oltrepassare i limiti della nostra sicurezza emotiva. In un certo senso, ci offrono una “paura sicura”, che possiamo scegliere di interrompere in qualsiasi momento.

La tensione tra il conosciuto e l’ignoto

Un altro motivo per cui le serie TV psicologiche ci catturano è il gioco tra il conosciuto e l’ignoto. Spesso, questi show presentano situazioni che, pur sembrando familiari o quotidiane, nascondono un lato oscuro e imprevedibile. La serie Mindhunter, ad esempio, non solo ci mostra il processo investigativo dietro alcuni dei crimini più disturbanti della storia, ma ci fa anche entrare nella mente degli assassini, rivelando quanto la realtà possa essere più inquietante della finzione.

La psicologia alla base di queste serie è quella dell’inquietante familiare. L’idea che qualcosa di “normale” possa nascondere un pericolo invisibile tocca una delle nostre paure ancestrali: quella dell’incognito. Questa tensione tra l’apparente normalità e la scoperta di un mondo oscuro e sconosciuto è ciò che rende le serie psicologiche così irresistibili.

Il fascino della risoluzione e della scoperta

Anche se ci spaventano, le serie psicologiche esercitano un fascino particolare perché ci sfidano a risolvere enigmi complessi. Gli spettatori sono attratti dalla possibilità di decifrare le dinamiche psicologiche, di mettere insieme i pezzi del puzzle mentre la trama si sviluppa. La continua ricerca di indizi e la costruzione di teorie sono parte integrante dell’esperienza di visione.

In show come Sherlock o True Detective, il processo di scoperta diventa quasi un gioco mentale. E mentre il protagonista cerca di scoprire la verità nascosta dietro una facciata ingannevole, anche noi, come spettatori, siamo chiamati a mettere insieme gli indizi, a connettere i punti e a fare luce su una trama che sfida la nostra comprensione.

La soddisfazione che si prova nel risolvere un mistero, nel “decifrare” un personaggio o nel comprendere le motivazioni più profonde dietro un crimine è una delle principali ragioni per cui le serie psicologiche affascinano così tanto. Questa componente intellettuale trasforma lo spavento in un’esperienza gratificante e coinvolgente.

Il ruolo della narrazione e della caratterizzazione dei personaggi

Un altro fattore determinante nel successo di queste serie è l’approfondimento psicologico dei personaggi. Nella maggior parte delle storie psicologiche, i protagonisti non sono semplici “buoni” o “cattivi”, ma individui complessi con motivazioni intricate, desideri nascosti e vulnerabilità.

Prendiamo il caso di You, dove il protagonista, Joe Goldberg, è un uomo affascinante ma pericoloso, il cui comportamento possessivo e ossessivo lo rende allo stesso tempo un antieroe e un personaggio con cui ci si può anche identificare, nonostante le sue azioni siano moralmente riprovevoli. Questo tipo di complessità psicologica è ciò che rende questi personaggi così magnetici.

“Il pubblico è affascinato dalla complessità della mente umana e dai conflitti interiori che ne derivano,” spiega la Dr. Grey. “Le persone non amano solo seguire una storia, vogliono anche capire cosa si cela dietro le azioni dei protagonisti, esplorare la loro psicologia e vedere il mondo attraverso i loro occhi.”

Un’escapismo affascinante e terapeutico

Infine, le serie TV psicologiche offrono una forma di escapismo che, paradossalmente, può anche avere un effetto terapeutico. Le emozioni forti e le tensioni create da queste storie permettono agli spettatori di esorcizzare le proprie paure in un ambiente sicuro. L’adrenalina che proviamo durante una scena carica di suspense può essere un modo per affrontare le proprie ansie e tensioni.

Le serie come The Haunting of Hill House o Black Mirror ci mettono di fronte alle nostre paure più profonde e alle potenziali distopie del nostro futuro, ma lo fanno in modo tale che possiamo esplorare questi temi senza subire le reali conseguenze.

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